La Regione fornirà supporto «anche nella causa per ottenere l’esecuzione del provvedimento di confisca, contribuendo così a superare ogni incertezza o carenza di iniziativa da parte di altri soggetti istituzionali». Ne dà notizia il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca.
Con questo provvedimento, la Giunta intende collaborare con l’Avvocatura dello Stato per favorire la restituzione alla comunità marchigiana della preziosa statua in bronzo dell’atleta vittorioso attribuita allo scultore greco Lisippo, l’artista prediletto da Alessandro Magno.
La Regione conferma, quindi, adottando l’atto amministrativo, la forte determinazione, assunta da tempo, per consentire il ritorno a casa del prezioso reperto archeologico conteso tra Italia e Usa, riconoscendo alla magistratura piena gratitudine per il fattivo impegno nel risolvere l’annosa vicenda.
Pochi giorni fa il gip del Tribunale di Pesaro, Lorena Mussoni, aveva disposto la confisca della statua in mostra presso il Getty Museum di Malibu, California. Il museo ha poi fatto sapere di voler ricorrere contro la sentenza.
La statua era stata ripescata il 14 agosto 1964 nel mare Adriatico al largo di Fano catturata dalle reti del peschereccio italiano "Ferruccio Ferri". Il luogo del ritrovamento del bronzo, a sentire le testimonianze dei pescatori è una zona del mar Adriatico chiamata "Scogli di Pedaso" ma questo non è stato noto con sicurezza per molti anni, e in particolare si è molto discusso se l'oggetto fosse stato ritrovato in acque italiane o internazionali. Dopo varie vicissitudini fu acquistata nel 1977 dal Getty Museum di Malibu in Calfornia per 3,98 milioni di dollari. La sentenza del gip dispone il sequestro della scultura «attualmente al Getty Museum o ovunque essa si trovi».