Nucleare alla Sentina? Pronti alla mobilitazione

Nucleare alla Sentina? Pronti alla mobilitazione

L’economia turistica di San Benedetto e dell’intero comprensorio sarebbe spazzata via

l’argomento della centrale nucleare in un’area protetta sembra molto valido per la discussione, ritengo opportuno come Presidente della Riserva Naturale Regionale Sentina, nonché come uno dei promotori storici della Riserva stessa, puntualizzare quanto segue:
1)    La Riserva Naturale Sentina è un’area protetta regionale all’interno di una vasta area urbanizzata ad altissimo valore turistico balneare e ambientale;
2)    Sarà difficile per qualsivoglia governo nazionale o regionale ignorare l’aspetto suddetto;
3)    Tutta la popolazione pensante si mobiliterebbe in maniera massiccia ad una funesta ipotesi della centrale nucleare in Sentina;
4)    L’economia turistica di San Benedetto e dell’intero comprensorio sarebbe spazzata via in un solo attimo nel caso in cui dovesse essere realizzata la centrale.
In relazione a ciò ritengo poco probabile che una ipotesi come quella ventilata possa concretizzarsi, pur ricordando che in questa Italia tutto è possibile - prosegue D'Angelo - Al di là quindi della campagna elettorale in atto, al fine di scongiurare questa nefasta ipotesi mi corre l’obbligo di suggerire agli attuali schieramenti che si fronteggiano per governare la Regione Marche, come già stato fatto da diverse Regioni, di dichiarare nei loro programmi ed attuare con atti legislativi concreti, la denuclearizzazione di tutto il territorio regionale o almeno delle aree protette, come mi sembra ovvio.
Purtroppo l’ovvietà oggi, in questa Italia, sembrerebbe un vocabolo ignorato.
Non so se nei programmi di coalizione degli schieramenti che si fronteggiano, ci siano riferimenti di questo genere, quindi auspico, visto il ritorno in auge dell’argomento nucleare, che le coalizioni che si presentano per governare la nostra Regione, dicano chiaramente nei loro programmi sottoscritti, se sono previsti atti volti a denuclearizzare la Regione, con specifico riferimento alle aree protette.
In caso contrario oltre che inserire nei loro programmi questo aspetto è necessario far seguire atti legislativi concreti di denuclearizzazione.
Per fortuna - conclude il presidente - dopo le regionali sembrerebbe che il governo pubblicherà i potenziali siti delle centrali nucleari; a quel punto se la Sentina fosse tra questi, saremmo pronti a contrastare con ogni mezzo tale nefasta eventualità e siamo sicuri che al di là degli schieramenti politici, la mobilitazione sarebbe generale».