Premio Sapio per la ricerca italiana

Premio Sapio per la ricerca italiana

Il Presidente della Camera Fini: "Molti talenti lasciano l’Italia; occorre invertire la tendenza"

Alla  presenza del Presidente della Camera  Gianfranco Fini sono stati assegnati i premi riservati a giovani  che si sono particolarmente distinti nell’ambito della ricerca nel nostro Paese.111 le ricerche candidate a questa undicesima edizione del premio,cinque le ricerche vincitrici. I premi sono andati al dott.Giorgio De Pasquale collaboratore presso il Politecnico di Torino per la sua ricerca su “Sistema wireless autoalimentato e integrato per la diagnostica di convogli ferroviari e la prevenzione di cedimenti strutturali”. Questo sistema consente di monitorare lo stato di usura dei componenti rotabili e se fosse stato in uso a suo tempo avrebbe consentito di prevenire l’incidente di Viareggio con tanti morti. Altri premi sono andati al Dott.Davide Barreca ed al dott.Alberto Gasparotto per la ricerca “nanosistemi inorganici multifunzionali per il rilevamento ed abbattimento di inquinanti” che consente applicazioni di grande interesse industriale quali sensori per il monitoraggio della qualità dell’aria, sostanze fotocatalitiche in grado di produrre idrogeno dall’acqua, sistemi fotocatalitici  in grado di degradare inquinanti dell’acqua e dell’aria.
Premiato anche il dott.Yvan Torrente ricercatore presso l’Università di Milano per una sua ricerca condotta nel settore delle cellule staminali,in particolare su una popolazione di cellule staminali con elevate potenzialità miogeniche e proprietà rigenerative nelle malattie neuromuscolari, importante contributo per quelle patologie per le quali non esiste, al momento, alcuna prospettiva terapeutica. Infine il premio Industria  è stato conferito alla d.ssa Federica Angelantoni della Archimede Solar Energy Spa che ha supportato ENEA nelle sue attività di ricerca per il solare termodinamico a concentrazione.
Il Presidente della Camera Fini, complimentandosi con i ricercatori e con i dirigenti del Premio Sapio, ha detto: ”Valorizzare i ricercatori significa premiare il talento italiano. La crisi non deve essere l’alibi per uno scarso finanziamento da parte delle istituzioni. Purtroppo molti talenti lasciano l’Italia;  occorre assolutamente invertire la tendenza. Proprio in questa aula – ha proseguito Fini – abbiamo ricordato ieri il centenario del premio Nobel conferito a Guglielmo Marconi,anche lui fu costretto a suo tempo ad emigrare all’estero per il riconoscimento delle sue scoperte. E’ doveroso per le istituzioni che ciò non avvenga”.               
Un auspicio,quello di Fini, espresso davanti a tutti in una sala storica, ove due scritte ai lati della scultura bronzea ci ricordano gli avvenimenti dell’estate del 1924 quando gli aventiniani si riunirono in questa aula per protestare contro la violenza fascista ed esaltare i valori di un libero e democratico Parlamento, mentre l’altra ci dice che “Il 10 giugno del 1946 la Corte Suprema di Cassazione in questa aula proclamò i risultati del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 che dette vita alla Repubblica italiana”.

Argomenti