Provincia, Ortenzi dà il via alle assegnazioni del patrimonio a Fermo

Provincia, Ortenzi dà il via alle assegnazioni del patrimonio a Fermo

L'ex presidente Massimo Rossi minaccia il ricorso alla Corte dei Conti

 Si accende però un'altra miscela esplosiva: l'ex presidente della Provincia Massimo Rossi minaccia un esposto alla Corte dei Conti per i danni erariali che la sospensione delle delibere sulla divisione potrà arrecare ai due enti  di Ascoli e di Fermo.
Ora la cronologia dei fatti. L'ingegnere Giovanni Ortenzi, dirigente del Servizio Patrimonio ed Edilizia, ha scritto una lettera al presidente della Provincia di Ascoli Piero Celani nella quale informa l'amministrazione che tra fine mese e inizio di febbraio darà seguito alla delibera di assegnazione di strade e scuole alla Provincia di Fermo.
L'ingegnere Ortenzi nei giorni scorsi è stato oggetto di una denuncia da parte del segretario generale della Provincia di Fermo per presunta omissione di atti d'ufficio a causa della mancata esecuzione della delibera d'assegnazione del patrimonio. Il dirigente Ortenzi era in attesa che la giunta provinciale ricevesse i pareri richiesti al ministero della Funzione Pubblica e dalla Corte dei Conti, pareri che fino ad ora non sono ancora arrivati al presidente della provincia di Ascoli.
A questo punto cosa accade? Il dirigente Ortenzi avvierà l'assegnazione ma la giunta provinciale di Ascoli non ne prenderà atto. E il presidente Celani non pare affatto impressionato dalla minaccia di Fermo che sarebbe intenzionata a non pagare la rata di mutuo di giugno. C'è a questo punto un braccio di ferro visto che se la Provincia di Ascoli non anticipasse risorse economiche per pagare gli stipendi al personale della Provincia di Fermo, l'amministrazione provinciale fermana dovrebbe farseli anticipare onerosamente in banca.
Ad Ascoli il Map (con gli assessori Allevi, Mariani e il presidente del Consiglio Falcioni, insieme al gruppo consiliare) in particolare ha spinto perché le delibere di assegnazione di patrimonio e del personale sui punti del prepensionamento e degli incentivi subissero uno stop condiviso anche dal resto della maggioranza. I pareri richiesti dovrebbero fugare i dubbi di illegittimità delle delibere stesse prospettati dal Map.
Ora però c'è un precedente che arriva da una parte non  prevista da Map e Pdl: è il giudice del lavoro del tribunale di Ascoli Emilio Pocci che scrive in sentenza: «Dichiara illegittimo l'inadempimento della Provincia di Ascoli Piceno relativo alla mancata attuazione della delibera  n.15/2009 e del CCDI del 26/3/2009 riguardo all'istituto della risoluzione consensuale incentivata in favore del ricorrente; condanna la Provincia di Ascoli Piceno alla rifusione, in favore di Berardini Giovanni, delle spese del procedimento, che liquida in complessivi 1.000 euro … omissis ...».
Quindi per il tribunale di Ascoli le delibere sul personale sono legittime e autorizza la causa di risarcimento danni. E Rossi sostiene che «non la divisione delle Provincia genera danni, ma l'azione della giunta provinciale che sta generando un contenzioso che saranno i cittadini a dover pagare».