E’ quanto dichiara Daniela Barbaresi, segretaria FLC CGIL Marche. «Nei fatti si afferma una visione che considera le diversità culturali e religiose, largamente presenti nelle scuole, un problema da risolvere con misure burocratiche e regressive e non viceversa una opportunità per innovare il nostro sistema d'istruzione - prosegue Barbaresi - Peraltro quella misura si inserisce in un contesto nel quale si tagliano migliaia di posti di insegnanti e personale ATA, si azzerano le risorse per il funzionamento ordinario delle scuole e per i progetti di sostegno all'inserimento scolastico degli alunni stranieri.
La conseguenza sarà quella di costringere tanti alunni stranieri a spostarsi verso scuole lontane o addirittura in altri comuni con il rischio che si allarghi l'area dell'evasione scolastica come conseguenza di un disagio insopportabile per le famiglie.
Non ci sarà, quindi, una maggiore integrazione ma più separazione ed esclusione. Esistono anche forti dubbi di legittimità giuridica di tali disposizioni: sulla base della normativa vigente che non risulta ancora essere stata abolita, i titolari della definizione dei criteri e delle proposte per la formazione delle classi sono il Consiglio di Istituto o di Circolo e il Collegio Docenti; la Circolare contrasta quindi con l’autonomia scolastica riconosciuta dalla Costituzione».
Nelle Marche, secondo i dati dell’USR ed elaborati dalla FLC CGIL Marche, nell’ultimo anno scolastico, gli alunni stranieri erano 23.860, pari all’11,2% del totale della popolazione scolastica.
Osservando i vari ordini di scuola, gli alunni stranieri rappresentano il 13,6% del totale degli alunni nella scuola dell’infanzia, il 12,7% nella scuola primaria, il 12,3% nella scuola secondaria di I grado e l’8,0% nelle superiori.
E’ la provincia di
Macerata quella con la maggior incidenza di alunni stranieri nelle scuole (13,3% del totale), seguita da
Pesaro e Urbino (11,1%) e
Ancona (11,0%). Inferiore la presenza ad
Ascoli Piceno (9,9%).
Nelle Marche, 18 scuole del primo ciclo su 183 e 5 scuole superiori su 94 hanno oltre il 20% di alunni stranieri.
Le scuole del primo ciclo con la maggior presenza di stranieri sono l’Istituto Comprensivo “L. Lotto” di Monte S. Giusto (MC), con il 30,1% di alunni stranieri, l’IC di Cerreto D’Esi (AN) con 20,0%, l’IC Posatora Piano Ovest di Ancona con 27,4%, l’IC “Enrico Medi” di Porto Recanati, con il 26,8%, l’IC di Piandimeleto (PU) con il 25,4%.
Nelle scuole superiori, la più alta percentuale di stranieri si registra negli istituti professionali ed in particolare all’IPSIA di S. Benedetto del Tronto (AP) con il 24,8%, l’IPSIA “Don E. Pocognoni” di Matelica (MC) con il 24,1%, l’IPSIA “E. Rosa” di Sarnano (MC) con il 22,9%, l’Istituto Alberghiero “Panzini” di Senigallia (AN) con il22,1%, l’IPSIA “F. Corridoni” di Corridonia (MC) con il 20,8%.
Occorre sottolineare, però, che moltissimi alunni con cittadinanza straniera cono nati in Italia. Secondo i dati ISTAT relativi al 2008, nelle Marche, a fronte di oltre 30.213 minorenni con cittadinanza straniera (pari al 23,1% degli stranieri residenti), ci sono 17.340 stranieri nati in Italia (pari al 13,2% del totale).
«Anziché stabilire limiti e quote – conclude Daniela Barbaresi - il Ministro farebbe bene a spiegare come intende favorire reali processi di integrazione a partire dall’investimento nei progetti delle scuole, da un piano nazionale di formazione del personale scolastico e dalla revoca dei tagli all’istruzione pubblica».
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