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Spot con Hoffman, diffida della Regione su Youtube
«Si invitano gli autori ad astenersi dalla divulgazione di affermazioni false»
Dal suo dorato esilio a Lugano, in Svizzera, sulle colonne della stampa la Tigre di Cremona aveva così sentenziato: «Ma non li avevamo noi degli attori al suo livello? E che parlano italiano? E che conoscono la musica dell’andamento di un’esposizione poetica? Popolizio non andava bene? Fantastichini non andava bene? Albertazzi non andava bene? Ma anche la Melato, la Proclemer non andavano bene?». Negli ultimi giorni è poi intervenuto il consigliere regionale Giancarlo D’Anna. Secondo l’esponente del Pdl ci sarebbero stranezze sulla linearità del procedimento per il bando dello spot. Aggiunge poi D’Anna: «Ho anche molte riserve sul fatto che lo spot sia orientato ad un pubblico americano. Elenco soltanto due motivi: le cifre indicate nel bando per la messa in onda sono inconsistenti rispetto alla vastità del pubblico americano e sarebbe necessario prevedere nuove risorse economiche. E poi, in un momento in cui il dollaro è così svalutato rispetto all’euro, dubito che gli americani vengano in Europa a spendere il 40-50% in più rispetto a nazioni che gravitano nell’area dollaro». Lo spot promozionale con Hoffman è presente da parecchi giorni su Youtube in una versione provvisoria. Il video ufficiale sarà presentato il 20 gennaio. Intanto però gli internauti si sono sbizzarriti in commenti, elogi (pochi) e critiche (molte).
Il 1 gennaio il regista marchigiano Andrea Lodovichetti ha postato un video dal titolo: "Due monologhi non fanno un dialogo. Il caso dello spot milionario per la Regione Marche".
Il regista critica i costi dello spot «la cifra mi suona molto, molto strana» dice Lodovichetti, poi racconta la naufragata esperienza di MarcheAutori, associazione culturale che riuniva un centinaio di giovani professionisti in ambito cinema e tv, a causa dei grossi tagli al settore. «Si contesta il fatto che non si trovano mai soldi se a prenderli non sono le persone “giuste”- osserva Lodovichetti – Si contestano i “contentini”, gli spiccioli, le briciole, a fronte di una torta ben più consistente spartita sempre e solo tra i soliti noti». Il riferimento è al regista dello spot, Giampiero Solari, ex assessore ai beni culturali delle Marche, più volte tirato in ballo da Lodovichetti.
Ma la Regione non ci sta. E così in un comunicato ufficiale inviato direttamente a Youtube, dichiara: «Dal 3 gennaio scorso sono comparse affermazioni lesive della reputazione di soggetti riconducibili all’amministrazione regionale. Si comunica a tal proposito che verrà valutata l’opportunità di intraprendere azioni a tutela di persone ed enti. Si invitano pertanto gli autori ad astenersi dalla divulgazione di affermazioni false che trascendono palesemente i limiti del lecito esercizio del diritto di cronaca». La vicenda è lontana dalla conclusione. E intanto la polemica corre sul web.