Il Consigliere comunale Valentina Bellini (PD) ha presentato una interrogazione all’Assessore Travanti e al Sindaco Castelli. Nella sua richiesta di chiarimenti il Consigliere del PD «ha voluto dare voce alla perplessità di tanti cittadini che hanno visto in questa decisione un atto (e neppure il primo) di disattenzione, incuria e superficialità rispetto al patrimonio arboreo e al verde in generale di Ascoli».
Tanti i quesiti posti dalla Bellini in merito: se ci sia stata una valutazione tecnica o una consultazione, sia pure nell’urgenza della decisione da prendere, con enti e organismi di sicura competenza quali la Guardia forestale o i Vigili del fuoco; se esiste una relazione tecnica che dichiara la pericolosità dei due alberi; se, a seguito di questo intervento, l’Amministrazione ha intenzione di modificare assetto e destinazione di uno spazio urbano di grande interesse storico ma anche snodo problematico del traffico automobilistico del centro storico.

«La vicenda ha avuto una grande eco in città - dice Bellini - quindi è bene che in Consiglio Comunale si abbia l’occasione per l’Amministrazione di chiarire la propria posizione e per chi ha un altro punto di vista sulla vicenda di chiedere delucidazioni. Da qui il senso dell’interrogazione.
Sono certa che un chiarimento in Consiglio Comunale non potrà che essere utile per rassicurare i cittadini su decisioni come queste, che lasciavano perplessi durante l’Amministrazione Celani, quando l’Assessore all’ambiente era Travanti e lasciano tanto più preoccupati ora, nella Giunta Castelli, visto che il nome dell’Assessore è lo stesso e le scelte attuate rispetto al patrimonio ambientale della città pure.
Non ci confortano neppure le dichiarazioni del Sindaco sui giornali quando egli dice che la pericolosità delle piante era già un fatto conclamato: perché, allora, non si è intervenuti tempestivamente per evitare un’azione così radicale e definitiva? Non si poteva correre ai ripari prima per salvare le piante e nello stesso tempo avere cura della sicurezza dei cittadini? Vogliamo inoltre ulteriori rassicurazioni in Consiglio sui punti a cui lo stesso Sindaco fa riferimento sulla stampa: tutto sarebbe comprensibile e giustificabile, infatti, tranne il venire a sapere che si è sacrificato un importante elemento naturale della città per lasciare spazio a qualche automobile in più».
Legambiente e Amici della bicicletta: Travanti confonde gli alberi con i capelli
«L'Assessore Travanti può dire quello che vuole per giustificare il suo comportamento arrogante che sta provocando danni enormi in tutte le aree verdi della nostra città. Sono decine e decine le piante che l'Assessore ha fatto tagliare in questi anni, senza che le associazioni potessero impedirlo. Non è vero che la nostra è una posizione isolata.Tante persone ci hanno telefonato indignate per protestare contro questa politica del taglio indiscriminato di bellissime piante che l'Assessore sta attuando in tutta la città. Al di là delle chiacchiere, la realtà è sotto gli occhi di tutti: la passata Amministrazione, e purtroppo anche questa, sta distruggendo tutte le aree verdi facendo tagliare alberi secolari che hanno impiegato decenni per crescere, e che le motoseghe dell'Assessore hanno distrutto e continuano a distruggere in poche ore. Alla fine del suo mandato, la città sarà diventata un deserto, del tutto priva di verde, tranne i famosi prugnoli che piacciono tanto all'Assessore, oppure quegli orrendi alberi dipinti di bianco che abbiamo potuto "ammirare" in questi giorni di festa.
Purtroppo nel 2005 è stata approvata la Legge Regionale n. 6 che ha tolto le competenze alla Forestale in materia di verde urbano. Questa Legge sta producendo effetti disastrosi in tutte le Marche. Non stupisce che l'Assessore Travanti la definisca perfetta: gli consente di fare quello che vuole senza ascoltare nessuno! Del resto non si capisce quale competenza egli abbia in materia, dato che, a quanto ci risulta, prima di diventare "Assessore al Taglio degli alberi" faceva ben altri tagli! Per cui in queste materie è meglio tornare ad affidarsi alla Forestale, che è competente in materia. Forse, per una sorta di deformazione professionale, il nostro Assessore confonde gli alberi con i capelli, ma i capelli ricrescono subito, invece gli alberi, una volta tagliati, non ricrescono più.

L'unica nota positiva, a quanto pare, è che si pensa di eliminare i parcheggi in Piazza Ventidio Basso. Dispiace però che questa proposta venga utilizzata strumentalmente per giustificare il taglio dei cipressi intorno alla Chiesa di San Vincenzo e Anastasio, che fanno parte ormai da tanti anni dell'immagine storica della chiesa e della stessa città. Riguardo alla minaccia di taglio dei cipressi attigui alla chiesa, vorremmo evidenziare come sia facile infierire contro chi non parla, non scappa, non può difendersi (gli alberi) quando poi si tollera che le auto vadano a coprire e deturpare importanti chiese monumentali della città».