con il 10% di sconto settimanale nei negozi di Coop Adriatica, con un risparmio complessivo di circa 800 mila euro, pari a circa 48 euro a testa. Quasi 2.800 i beneficiari nelle Marche: in provincia di Ancona, Pesaro, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, l’iniziativa ha avuto un valore di oltre 144 mila euro. Dato il riscontro ottenuto dallo sconto solidale – lanciato inizialmente per sole dodici settimane, poi rinnovato fino a settembre, e ancora da settembre al 20 dicembre – la Cooperativa di consumatori ha deciso di prorogare ulteriormente, fino all’11 aprile 2010, la promozione in favore di persone licenziate, in cassa integrazione o con contratto di solidarietà. I beneficiari potranno così usufruire di altri sedici buoni validi ciascuno per una riduzione del 10% su una spesa settimanale fino a 60 euro in 156 punti vendita in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo. Complessivamente, dunque, l’intervento garantirà un anno intero di sostegno, trasferendo risparmi che, si stima, raggiungeranno quota 1,2 milioni di euro, assicurando fino a 312 euro per ciascun lavoratore.
Lo sconto sulla spesa per “chi sta pagando di più” si affianca alle altre iniziative messe in campo da Coop Adriatica a sostegno del potere d’acquisto dei soci e dei consumatori in un momento di particolare difficoltà delle famiglie. I buoni – che si presentano in forma sobria e anonima, e possono essere ritirati in modo riservato – sono validi su qualunque prodotto, compresi gli articoli già in promozione, con le sole eccezioni di farmaci, giornali e riviste, che per legge non possono essere scontati. Per usufruirne, occorre essere soci di Coop Adriatica; chi non lo è già, potrà associarsi ricevendo un ulteriore buono spesa che compenserà totalmente l’importo versato per la quota sociale.
Per ritirare i buoni, basta presentarsi all’ufficio soci dei 16 ipercoop e 138 supermercati Coop coinvolti con un documento rilasciato dal datore di lavoro che comprovi la condizione occupazionale a partire dall’ottobre 2008: la lettera di licenziamento per ridimensionamento aziendale o chiusura dell’attività, una dichiarazione attestante la cassa integrazione ordinaria o straordinaria, o, ancora, il contratto di solidarietà. Non si ha invece diritto ai buoni se la fine del rapporto di lavoro è dovuta a licenziamento per giusta causa o a giustificato motivo soggettivo o per dimissioni. L’attestazione andrà esibita ogni mese, proprio nella speranza che le persone restino il meno possibile in condizione di difficoltà.