C'è margine per finanziare la ricerca. Le tasse più basse d'Italia
un anno particolarmente proficuo per quella che – in base alla classifica del Ministero - è l’unica università virtuosa delle Marche. E sono gli studenti in primis a premiarla, con un aumento di immatricolazioni tra il 5 e il 6%, sfondando la barriera dei 4000 nuovi immatricolati: anche questo è un dato in controtendenza rispetto al panorama italiano. In particolare a Ingegneria e a Scienze si registrano le impennate, fino a oltre il 20% di iscritti in più (al punto che per Scienze si dovrà provvedere, l’anno prossimo, a introdurre il numero programmato già approvato dal Consiglio di Facoltà). E d’altra parte, tra le buone notizie della fine d’anno che il rettore Marco Pacetti ha con soddisfazione enumerato ieri nel corso di una conferenza stampa, si registra anche l’alto numero di laureati nell’anno solare 2009: 1086 a Ingegneria, 800 a Economia, 579 a Medicina (comprese le Professioni Sanitarie), 214 a Scienze e 98 ad Agraria.
Che poi l’Università Politecnica delle Marche continui nel trend di sana gestione delle finanze, lo dimostra l’avanzo notevole registrato nel 2009, di oltre 8 milioni di euro dal bilancio dell’anno precedente, già destinati a essere investiti nella ricerca e nelle borse di dottorato. È stato poi approvato all’inizio della settimana il bilancio preventivo per il 2010, che pur scontando i pesanti tagli, solo in parte ridotti dallo Scudo fiscale, e pur prevedendo una riduzione dei contributi ministeriali del 5%, chiude tuttavia in pareggio a 205 milioni di euro, senza un euro di debito né di mutuo, e anche senza tener conto di eventuali premi che dovessero derivare dal Ministero alle università virtuose com’è stato per il precedente anno accademico.
“E questo – commentava ieri il rettore Marco Pacetti – ottemperando ai requisiti minimi richiesti dal ministero, ovvero restando con la cifra destinata agli stipendi ben al di sotto del limite del 90% previsto dalla legge. Inoltre questo bilancio non mette le mani in tasca agli utenti rispettando, per gli introiti desunti dalle tasse, il limite del 20% dei contributi statali: non abbiamo nessun bisogno né intenzione di aumentare le tasse, che sono già tra le più basse d’Italia, e del 50% inferiori a quelle di altre università marchigiane. Una politica attenta alle spese fisse del personale, la nostra, che perseguiamo da anni e che ci permette di allargare la base dei ricercatori di ruolo – oggi in numero di 241 – rispetto alla fascia dei docenti ordinari. Questo significa investire nei giovani e nella ricerca”.
E a tale proposito, sono stati appena banditi i premi riservati ai ricercatori di ruolo: degli 8 milioni di euro dell’avanzo 2008, è già stato destinato un milione per premiare un ricercatore su tre della Università Politecnica delle Marche, in base a parametri internazionali e oggettivi stabiliti dalle singole facoltà: un’operazione che per dimensioni è unica in Italia.
Al termine della conferenza stampa di ieri, infine, è stato annunciato l’inizio dei lavori, nella seconda metà del 2010, per la ristrutturazione dell’edificio Ex derrate Alimentari del Parco del Cardeto, inizialmente destinato dall’amministrazione comunale di Ancona ad albergo. Sarà sede di nuove aule per Economia. E a primavera, la facoltà di Scienze potrà insediarsi nel terzo edificio di Monte Dago, già completato, a essa destinato.