coloro che li stanno acquistando per i tradizionali “cin cin” di Natale e Capodanno. L'indicazione emerge da un'indagine svolta dalla Quality Wines di Ascoli su di un campione rappresentativo composta da consumatori e operatori della ristorazione. Dall'indagine svolta ad Ascoli emerge che la percezione qualitativa degli intervistati è stata alta per gli spumanti e che hanno vinto nel confronto con gli champagne. Un andamento, quello ascolano, che trova conferma nei dati nazionali che indicano per quest'anno un incremento del consumo degli spumanti in Italia e soprattutto all'estero. Basti pensare che le esportazioni con destinazione U.S.A. hanno fatto registrare un incremento del 10%. Nel corso delle festività natalizie sarà particolarmente consistente anche il consumo dei vini. In questo caso i vini del Piceno stanno incontrando sempre più i favori dei consumatori.
Sarà stato per la crescita della domanda, per l'aumento dei terreni coltivati a vigneto, per l’ammodernamento dei macchinari, fatto sta che la provincia di Ascoli Piceno ha incrementato notevolmente la produzione di vino. La città delle cento torri spicca infatti a livello regionale in termini di produzione dei prelibati nettari con 421mila ettolitri in tutto il 2008 e un incremento pari al 9% rispetto all'anno precedente. Ammonta a 8,9 ettari, invece, la superficie dedicata alla viticoltura con una resa di 69 quintali per ettaro. Subito dopo Ascoli si collocano le province di Ancona con una produzione pari a 319mila ettolitri (+23%), Macerata con 71,6 (+18%) e Pesaro e Urbino con quasi 59 (+18%).
Lo rende noto la Quality Wines di Ascoli che ha elaborato i dati de “I numeri del vino” evidenziando come le maggiori aziende locali abbiano accresciuto la propria produzione in un contesto regionale che nel 2008 ha mostrato un progresso nella produzione di vino pari al 15%, con 871mila ettolitri prodotti su 18800 ettari. A differenza di molte regioni, i dati della superficie vitata appaiono in linea con quelli degli scorsi anni. La base ampelografica della regione, ovvero delle diverse varietà di vitigno, è stata negli anni molto stabile, oscillando tra i 18.700 e i 19.100 ettari dal 2000 a oggi. La contrazione delle rese per ettaro ha tuttavia portato a un graduale ridimensionamento della produzione, che è scesa dai livelli di oltre 1.5milioni di ettari dei primi anni dell'anno 2000 all'attuale livello, poco inferiore al milione di ettari.
L'analisi evidenzia inoltre come la produzione si stia orientando soprattutto verso i vini bianchi, che hanno raggiunto il 53% della produzione (460mila hl), contro il 47% dei rossi (411mila). Si tratta di un vero e proprio ribaltamento rispetto al 2007 (48/52) e dell'accelerazione di una tendenza iniziata circa un paio di anni fa. Per quanto riguarda le produzioni a denominazione di origine, le Marche stanno facendo progressi significativi ed evidenti: le DOC/DOCG sono cresciute ulteriormente nel 2008 e hanno raggiunto il 40% della produzione. Lieve calo invece delle IGT al 45% e dei vini da tavola che passano dal 16.1% al 15.5%.
Quality Wines, lo ricordiamo, nasce dalla moderna intuizione di un’imprenditoria giovane ma tradizionalmente radicata nelle esperienze e nei valori. Finalizzata alla diffusione dei marchi di eccellenza legati ai prodotti eno-gastronomici, prioritariamente locali, attraverso indagini di customer satisfaction volte a valutare le esigenze del mercato di riferimento (bar, ristoranti, agriturismi, hotel aziende, agenzie turistiche), Quality Wines rappresenta tradizione imprenditoriale, innovazione commerciale e organizzazione manageriale per l’acquisizione dei mercati al servizio dei produttori di eccellenza. A integrazione del percorso analitico di mercato, vengono inoltre organizzati periodicamente incontri tematici per mettere a conviviale confronto utenti, esercenti, prodotti e produttori per un gustoso riscontro dedicato ad “analizzare il mercato dal vivo”.