San Pietro, l'albero di Natale viene dalla Vallonia

San Pietro, l'albero di Natale viene dalla Vallonia

Venerdì scorso accolta la delegazione belga in Vaticano

accolto la delegazione del Belgio proveniente dalla Vallonia  guidata  dal ministro regionale Jean-Claude Marcourt che quest’anno ha donato l’abete rosso che troneggia in Piazza San Pietro,alto 30 metri.
“Nelle foreste della Vallonia – ha detto il Papa – gli alberi si tengono gli uni accanto agli altri e ciascuno di loro contribuisce a farne  un luogo ombroso talvolta oscuro. Questo abete maestoso scelto tra una moltitudine che voi oggi offrite, illuminato e ricoperto di decorazioni scintillanti  si è trasfigurato divenendo portatore di una luce che non è la sua ma che rende testimonianza alla vera Luce che viene in questo mondo”.
La folta delegazione ha fatto dono di altri 40 abeti di dimensioni più piccole che decoreranno gli appartamenti di Benedetto XVI,la Sala Clementina ed alcuni uffici della Curia.
Il vescovo di Liegi, presente alla cerimonia di accensione dell’ illuminazione dell’albero, ha voluto sottolineare che si tratta di un dono delle popolazioni della Vallonia “orgogliose di averlo offerto al Papa”.

La Vallonia è la regione che insieme a quella fiamminga ed a quella di Bruxelles forma il Belgio. Con una superficie di  16.000 km quadrati  ha una popolazione di oltre tre milioni di abitanti,  è   spiccatamente francofona confinando a sud con la Francia ad est con il Lussemburgo.
Da molti anni  gli abitanti  hanno problematiche relazioni con la comunità fiamminga che occupa la parte nord del Belgio  vicino all’Olanda. Questi ultimi si sentono una minoranza discriminata dal governo di Bruxelles. Le tensioni che da tempo contrappongono le due comunità linguistiche si sono acuite quando l’Olanda,di recente, ha proposto che la Regione fiamminga, comprendente le Fiandre, venga riunita sotto il controllo dell’Aia. A questo proposito il Leader del Partito della Libertà olandese ha consigliato un referendum tra i due Paesi per la riunificazione, mettendo a rischio l’unità del Belgio.

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