Entrato in vigore il 13 dicembre, “sta sollevando problemi in molte regioni italiane, specie per i pendolari – ha ricordato l’assessore ai Trasporti, Pietro Marcolini – e, nel nostro territorio, in particolare nel sud delle Marche”. Secondo l’assessore, “le regioni adriatiche sono state sacrificate sull’altare dell’Alta Velocità, che privilegia le linee di collegamento trasversali da Torino-Venezia-Napoli. Le Marche non accettano di essere declassate, da Trenitalia, a territorio di attraversamento verso altre destinazioni, con pesanti penalizzazioni per i cittadini e per l’economia del territorio”. Le prese di posizione pubbliche, da parte dei diversi livelli istituzionali, dei sindacati dei consumatori e degli utenti, ha sottolineato Marcolini, “evidenziano un disagio profondo che non può rimanere inascoltato. La Regione, oltre a chiedere un incontro con i vertici nazionali di Trenitalia, ha preso contatti con le altre Regioni confinanti e ha interessato i parlamentari marchigiani. Confida che la questione venga affrontata urgentemente dalle Commissioni parlamentari trasporti, perché le penalizzazioni hanno ripercussioni non solo sui pendolari, ma anche sui lavoratori delle Ferrovie, sui malati che utilizzano il treno per raggiungere le strutture ospedaliere e sulla crescita turistica delle Marche. Non ha senso investire sull’attrattività del territorio, se poi è difficilmente raggiungibile”. Regione, sindacati, consumatori e pendolari stileranno un documento di protesta, che chiarirà anche le modalità di svolgimento della manifestazione.