La persona, sofferente da alcuni mesi per una tumore ad alta malignità non operabile, era stata ricoverata il 7 dicembre per una sindrome febbrile che si è sovrapposta ai gravi problemi di salute già esistenti; il trattamento in terapia intensiva, tuttavia, veniva ritenuto dai medici non opportuno, date le condizioni già gravissime del paziente.
La coda della prima ondata pandemica non è comunque ancora esaurita: ieri sera, dal reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Fermo, è stata trasferita, presso la rianimazione dell’ospedale di Torrette, una paziente di 56 anni, anche in questo caso affetta da patologie sistemiche multiple e grave obesità, ricoverata il 13 dicembre e risultata positiva al virus A/H1N1. Sono, invece, stazionarie le condizioni di salute della donna di 50 anni, ricoverata dal 4 dicembre in rianimazione, a Fabriano, mentre sono migliorate quelle del paziente di 60 anni, affetto da neoplasia, ricoverato il 7 dicembre, in rianimazione, a Macerata, proveniente dall’ospedale della Zona territoriale 10 di Camerino. Contestualmente i dati dei medici sentinella, indicano che l’incidenza di nuovi casi, nella nostra regione, è scesa a 5,3 per mille abitanti: meno della metà della scorsa settimana e un quarto di due settimane fa. Ciò indica che stiamo giungendo al termine della prima ondata pandemica, ma il sistema di informazione ai cittadini e di monitoraggio della pandemia, nelle Marche, resta attivo, non potendo prevedere quelli che saranno i futuri scenari e visto che in molti altri Stati, alla prima ondata pandemica, ne è seguita una seconda. Per questo motivo, il Comitato pandemico regionale ha ribadito, anche nell’ultima riunione, il consiglio di vaccinarsi per tutte le categorie previste nelle ordinanze ministeriali.