La cerimonia è in programma all’auditorium comunale “Tebaldini” in viale De Gasperi 120 con inizio alle ore 16. Il pomeriggio sarà allietato da un’esibizione della corale polifonica “Riviera delle palme” diretta dal maestro Fabrizio Urbanelli.
Mandolesi è direttore dell’Istituto di Fisica cosmica presso l’Istituto nazionale di astrofisica di Bologna, città in cui si è laureato nel 1969. Poco tempo fa ha realizzato il sogno di veder alzarsi nel cielo della foresta amazzonica il razzo “Ariane 5”, contenente nella punta i due telescopi cosmici Herschel e Planck dell’Agenzia spaziale europea Esa. Uno di questi due strumenti è stato realizzato proprio dal professor Mandolesi insieme al francese Jean Loup Puget.
I due telescopi serviranno per studiare le origini dell’universo: per la precisione, la strumentazione installata sul razzo permetterà di raccogliere una precisa fotografia dell’universo 380 mila anni dopo il “big bang”, quando era appena grande come un’arancia, formato da atomi di idrogeno, particelle varie e molta radiazione. Come ha scritto nel maggio scorso Giovanni Caprara sul “Corriere della Sera” in un articolo dedicato al sensazionale esperimento appena iniziato, “in un punto lontano 1,5 milioni di chilometri dalla Terra il telescopio misurerà variazioni di temperatura di un milionesimo di grado. «Così — aggiunge Mandolesi — riuscirà a mostrare in dettaglio la struttura dell’Universo con l’obiettivo di spiegare pure la natura della materia e dell’energia chiamate 'oscure', perché se ne ignorano le caratteristiche».
Di questa esperienza, che il fisico ha paragonato alla nascita di un figlio, Mandolesi ha parlato lo scorso agosto nel corso dell’incontro con il sindaco. In quell’occasione il professore raccontò di come il proprio lavoro l’avesse portato in giro per il mondo ma il legame con San Benedetto fosse rimasto sempre molto forte, soprattutto con il mare: da qui la sua grande passione per la barca a vela.
Il premio Truentum è la massima onorificenza attribuita ogni anno dal Comune a quei sambenedettesi di nascita o adozione che, operando nei vari campi dell’agire umano, siano riusciti a conseguire traguardi prestigiosi a livello nazionale e/o internazionale, dando lustro alla città e consiste in una medaglia d’oro e una pergamena recante i meriti alla base del riconoscimento.