Benedetto XVI: abbiamo bisogno di notizie positive dai media

Benedetto XVI: abbiamo bisogno di notizie positive dai media

Accusa radio, televisione e giornali di “raccontare il male, abituandoci alle cose più orribili”

di oltre 20.000 persone ha benedetto un cesto di rose che è stato poi deposto ai piedi della Colonna dell’Immacolata  ed ha pronunciato un forte discorso accusando i media, radio, televisione e giornali di “raccontare il male, che viene ripetuto e amplificato abituandoci alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili ed in qualche maniera intossicandoci, perché il negativo non viene pienamente smaltito anzi giorno per giorno si accumula.
Il cuore si indurisce i pensieri si incupiscono. Per questo la città ha bisogno di Maria che con la sua presenza ci parla di Dio, ci ricorda la vittoria della Grazia sul peccato e ci induce a sperare anche nelle situazioni umanamente più difficili”. Ha poi proseguito dicendo:”nella città vivono persone invisibili che ogni tanto balzano in prima pagina o sui teleschermi e vengono sfruttate fino all’ultimo…..la città prima nasconde e poi espone al pubblico senza pietà. C’è invece in ogni uomo il desiderio di essere accolto come persona….perché ogni storia umana è una storia sacra e richiede il più grande rispetto…..La città siamo tutti noi,nessuno di noi deve sentirsi in diritto di giudicare gli altri, ma piuttosto ciascuno deve sentire il dovere di migliorare se stesso !”.
Ha continuato: “i mass media  tendono a farci sentire sempre spettatori come se il male riguardasse solamente gli altri e certe cose a noi non potessero accadere. Invece siamo tutti attori e nel male come nel bene il nostro comportamento  ha un influsso sugli altri.”
In questa occasione il Papa ha parlato anche di inquinamento dell’aria quando ha detto che “in certi luoghi della città l’aria è irrespirabile…ci vuole l’impegno di tutti per rendere più pulite le città ma altrettanto pericoloso è l’inquinamento dello spirito, quello che rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, a non salutarci a non guardarci in faccia”.
Infine, Benedetto XVI ha voluto rendere omaggio “a tutti coloro che in silenzio non a parole ma con i fatti si sforzano di praticare la legge evangelica dell’amore che manda avanti il mondo…..Uomini e donne di ogni età hanno capito che non serve condannare, lamentarsi o recriminare ma vale più rispondere al male con il bene. Questo migliora la società”.

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