«Si può essere ex terroristi ma non ex assassini. Noi non vogliamo dimenticare»
Così fa sapere il consigliere regionale Giancarlo D'Anna. «Condannato per l'omicidio di due militanti del Movimento Sociale Italiano - prosegue D'Anna - il capo delle BR non si è mai pentito né dissociato.
Le Brigate Rosse, fondate da Curcio, così rivendicarono il criminale atto: "Lunedì 17 giugno 1974, un nucleo armato delle Brigate Rosse ha occupato la sede provinciale del MSI in via Zabarella. I due fascisti presenti, avendo violentemente reagito, sono stati giustiziati".
Con un colpo alla nuca vennero assassinati Graziano Giralucci, 29 anni, sposato e padre di una bimba di 3 anni, e Giuseppe Mazzola, 60 anni, carabiniere in congedo, sposato e padre di quattro figli. Noi non vogliamo dimenticare. Manifesteremo pacificamente facendo nostre le parole del Presidente della Repubblica Napolitano: “Lo Stato democratico si è mostrato generoso con gli ex terroristi: ma dei benefici ottenuti non avrebbero dovuto avvalersi per cercare tribune da cui esibirsi. Chi abbia regolato i propri conti con la giustizia, ha il diritto di reinserirsi nella società, ma con discrezione e misura e mai dimenticando le sue responsabilità morali anche se non più penali”».