«Da parte di utenti delle corse ferroviarie e dalle Associazioni di Pendolari, preoccupati dai tagli»
traffico veicolare che interessa le proprie infrastrutture stradali, ha sostenuto e continuerà a sostenere lo sviluppo sostenibile del territorio mirando all’incremento dell’utenza nel trasporto pubblico di cui il “ferro” rappresenta la rete principale».
Inizia così la nota che l'Amministrazione comunale invia ai referenti di Trenitalia, RFI, Regione e Provincia in merito alla paventata soppressione di fermate di treni a lunga percorrenza alla stazione di San Benedetto.
«Da qualche giorno - prosegue il comunicato - quotidiani locali e nazionali diffondono notizie relative a tagli che riguarderebbero le fermate di treni nazionali (Eurostar ed Intercity) nell’orario 2010 nella Stazione Ferroviaria di San Benedetto del Tronto.
Numerose proteste sono già giunte a questa Amministrazione da parte di utenti delle corse ferroviarie e dalle Associazioni di Pendolari, preoccupati dai futuri tagli che non garantirebbero gli attuali livelli di servizio della rete ferroviaria.
Provengono inoltre richieste da parte dei cittadini di San Benedetto del Tronto di incremento del numero dei collegamenti diretti con le principali città del Sud e del Nord Italia, soprattutto nelle prime ore del mattino, e pertanto una eventuale penalizzazione peggiorerebbe una situazione che già attualmente non riesce a rispondere alle esigenze degli utenti della rete ferroviaria.
A tal proposito si ricorda che la stazione di San Benedetto del Tronto rappresenta un ruolo cruciale sia per l’utenza che gravita nel territorio sambenedettese, che per quella della zona nord della provincia di Teramo. I presunti tagli andrebbero a penalizzare un numero elevato di viaggiatori ed andrebbe in contrapposizione con la futura programmazione ferroviaria della Regione Marche che, nel Nuovo Piano Regionale del Trasporto Pubblico Locale, ha individuato nella Stazione ferroviaria di San Benedetto del Tronto, unitamente a quelle di Ancona e Pesaro, i più importanti nodi di interscambio regionale ferro-ferro e/o ferro-gomma.
Questa Amministrazione - conclude la nota - è pronta ad investire proprie risorse, unitamente a finanziamenti previsti in bandi nazionali e regionali, per realizzare opere infrastrutturali atte a migliorare il “nodo di scambio” della stazione ferroviaria, ma l’eventuale mancanza di fermate di treni nazionali vanificherebbe gli sforzi economici ed il ruolo strategico della stessa stazione».