Dal 15% di rifiuti solidi urbani differenziati nel 2006, raggiunto a fine ottobre un indice del 40%
Il progetto è inserito nell’ambito della strategia che l’Amministrazione ha messo in atto per incrementare gli ottimi risultati finora raggiunti nella differenziazione dei rifiuti.
«Dal 15% di rifiuti solidi urbani differenziati nel 2006 – ha sottolineato l'assessore all'ambiente folignanese - abbiamo raggiunto a fine ottobre un indice del 40%. Questo progetto attuato in collaborazione con i due Istituti scolastici comprensivi del nostro territorio, si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica relativamente al problema importante e delicato dello smaltimento dei rifiuti. E’ innegabile che coinvolgere i ragazzi in questo progetto significa far arrivare un segnale alle famiglie, per cercare insieme la soluzione a questo delicato problema, che se non risolto, condizionerà la nostra qualità della vita futura.
Anche a nome del sindaco – prosegue l’assessore - ringrazio i presidi dell’Isc Monti e Folignano Capoluogo e tutte le insegnanti coinvolte. Compito dell’Amministrazione sarà quello di coordinare alcune azioni quali l’intervento di esperti del campo, come ad esempio Lega Ambiente e Fare Verde, ma anche programmare viste guidate per i ragazzi presso la discarica Relluce ed al sito di lavorazione e recupero dei rifiuti differenziati».
E' stato anche inserito un sub progetto elaborato dal Responsabile del Servizio comunale e dall’Istituto tecnico agrario di Ascoli dal Titolo “Compostiamoci”.
«L’iniziativa mira ad incrementare la differenziazione, in modo da potare l’indice dal 40% attuale al 68% e più, previsto dalla legge - dice l'assessore - È necessario poi differenziare anche i residui di erba derivanti dalla manutenzione dei giardini privati presenti nel nostro territorio. Il metodo del compostaggio è la soluzione ideale per non gettare tali residui in quelli non differenziati che finiscono in discarica. I residui di erba, insieme ai rifiuti organici provenienti dagli avanzi del cibo, si posizionano nella compostiera e con un processo naturale si trasforma in concime, che viene usato per la fertilizzazione dei nostri giardini e degli orti.
Il sub progetto, che prevede la fornitura di una compostiera per Istituto, afferma l’assessore è quello di rendere nota ai ragazzi questa pratica con l’aiuto di un esperto agronomo. Anche in questo caso – conclude - siamo convinti che la scuola può essere un esempio trainante per i cittadini che vorranno sperimentare questa pratica di recupero dei rifiuti».