Bruno Bucciarelli s'insedia alla guida di Confindustria

Bruno Bucciarelli s'insedia alla guida di Confindustria

Dal questionario diffuso tra gli imprenditori traspare criticità anche per il 2010

Tommaso Caroselli Leali vota Bruno Bucciarelli perché è un voto a Confindustria anche se ribadisce le critiche fatte sulla rappresentatività del territorio costiero sulla quale, secondo Caroselli Leali, doveva esserci un maggior approfondimento.
«Ringrazio tutti, un pensiero in particolare a mio padre e a mio suocero Silviano Meletti, al quale devo molto per la mia crescita culturale – dice il presidente di Confindustria Ascoli Bruno Bucciarelli – Ringrazio per primi i 27 che non mi hanno votato poi tutti gli altri e li rassicuro che sarò il presidente di tutti sperando di non deluderli».
Bucciarelli, secondo la regola, succede ad Adriano Federici anche alla vice presidenza di Confindustria Marche, come ricorda il presidente regionale Paolo Andreani. Il nuovo presidente ora ha tre anni di mandato per porre in atto il programma approvato dalla giunta e dall'assemblea di Confindustria Ascoli. Ieri era presente il direttore generale di Confindustria Giampaolo Galli che ha parlato della situazione economica nazionale affrontando il tema delle pressione fiscale e fotografando l'evoluzione delle crisi che a suo avviso procede lentamente con segno positivo anche se è prevedibile qualche momento di ricaduta.
Per il territorio piceno un questionario realizzato da Confindustria offre un immagine sufficientemente chiara: il fatturato del 2009 rispetto al 2008 e in diminuzione nel complesso per il 60,3% delle imprese, mentre è stabile per il 23%. C'è un aumento di fatturato soltanto per il 16,7% degli imprenditori, mentre la stessa percentuale del 16,7% registra un forte calo del fatturato. I motivi che hanno determinato i risultati negativi provengono per l'89,6% dall'andamento del mercato interno, per il 31% dal mercato estero. Si attestano al 31% la scarsità di risorse finanziarie e l'elevato costo delle risorse finanziarie. Quel 16,7% di buoni risultati sono dovuti alla dinamica del mercato interno, all'innovazione di processo e di prodotto. Il 75% delle aziende ha risposto alla crisi cercando nuovi sbocchi commerciali, il 45,8%      comprimendo prezzi e margini, il 37,5% ricorrendo all’indebitamento bancario, mentre il 37,5%      razionalizzando i costi di approvvigionamento e di produzione.
E' aumentato il ricorso alla cassa integrazione nel 2009 e il 22,9% delle imprese ha ridotto il personale. Purtroppo si prevede nel 2010 un aumento del ricorso alla cassa integrazione (59,5% delle imprese) e ai contratti di solidarietà. 
Nel suo saluto il sindaco Guido Castelli ha esortato ad un'immissione di fiducia da parte di tutti, auspicabile per carità ma di fronte a questi dati che fotografano la realtà di oggi e quella futura è difficile da digerire. Il presidente di Confindustria Bruno Bucciarelli, tanto per chiarire  il punto dell'Agenzia del territorio presente nel suo programma e che qualcuno pensa assomigli al Consind, sollecita il presidente della Provincia Piero Celani, attuale commissario, che fa il punto sul Piceno Consind. «Il Consind ha cessato le funzioni per le quali è nato – dice il presidente Celani - occorre salvare il suo know how che è importante e recuperarlo nell'ambito di una revisione delle società partecipate dalla Provincia che presentano anche qualche doppione.
Ora stiamo cercando di dare risposte ai debiti vantati dalle imprese, abbiamo chiesto tregua alle banche per il ritardo di pagamenti di rate di mutuo.
Faremo un quadro generale alla Regione». E sul punto l'assessore regionale per il Piceno Sandro Donati ha detto che la giunta resta in attesa di una relazione del commissario prima di prendere decisioni.