Porta Maggiore, via libera al centro commerciale naturale

Porta Maggiore, via libera al centro commerciale naturale

Il progetto di Ascoli è risultato 22/esimo in graduatoria. Coinvolti 21 negozi

Il progetto, elaborato dal Comune in collaborazione con Confcommercio e Confesercenti, coinvolge 21 negozi presenti nella zona di Porta Maggiore e prevede la creazione di un’associazione – di fatto già operativa - che avrà un ruolo decisivo nel promuovere e coordinare gli interventi da realizzare allo scopo di valorizzare ed animare la zona commerciale in questione.
La zona di Porta Maggiore è stata interessata nell’ultimo periodo da diversi interventi di riqualificazione portati a termine dal Comune, quali la realizzazione di marciapiedi e della rotatoria di via Napoli ed è al centro dell’attenzione dell’Amministrazione comunale che intende attuare una precisa strategia di intervento proprio per creare in questa area un vero e proprio circuito commerciale, con diversi servizi ed iniziative allo scopo di convogliare gente e creare movimento nel quartiere. Il progetto consentirà alle imprese coinvolte di recuperare una buona parte delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione e riqualificazione dei negozi, per investimenti complessivi effettuati o da effettuarsi pari a circa € 360.000,00
Il progetto del Comune di Ascoli è risultato 22/esimo in graduatoria rispetto alle 111 domande presentate da tutti i Comuni delle Marche. La Regione finanzierà al momento i primi 37 progetti in graduatoria.
“Il nostro progetto - ha precisato l’assessore alle Attività produttive Massimiliano Di Micco - è stato molto apprezzato ed ha ottenuto un punteggio molto elevato tanto da risultare tra i primi in graduatoria nonostante la penalizzazione derivante dal fatto che il nostro Comune aveva già ottenuto contributi in base a bandi precedenti”. Il bando infatti dava priorità ai progetti presentati da enti che non avevano mai avuto accesso a finanziamenti della stessa tipologia.
E’ questo il terzo progetto sui centri commerciali naturali che il Comune presenta e che ha ottenuto contributi negli ultimi cinque anni. I primi due progetti (bandi anno 2004 e 2006) interessavano il centro storico ed hanno portato finanziamenti che hanno consentito di riqualificare e promuovere il centro e le attività ivi presenti. “Dopo il successo delle precedenti esperienze – ha precisato l’assessore alle Attività produttive Massimiliano Di Micco – quest’anno abbiamo voluto dare un segnale anche ai negozi che operano fuori dal centro scegliendo il quartiere di Porta Maggiore, un’area  che presenta notevoli potenzialità in quanto, dopo il centro, è la zona del territorio comunale in cui si registra la più elevata densità di insediamenti commerciali”.
Il progetto, che partirà a breve, dovrà essere realizzato entro due anni, dopodiché dovrà essere rendicontata la spesa per  la liquidazione del finanziamento. “Ci metteremo subito al lavoro – ha aggiunto l’assessore Di Micco – per concertare con le Associazioni di categoria ed in particolare con l’associazione dei commercianti di Porta Maggiore i primi interventi da attuare, vista l’imminenza delle festività natalizie, per sfruttare al meglio questa importante occasione”.
Il direttore Confcommercio Giorgio Fiori “esprime soddisfazione per l’obiettivo raggiunto dal progetto di Ascoli, ma anche per altri realizzati in collaborazione con la Confcommercio, come quello del Comune di Comunanza, in graduatoria al 17° posto con un contributo assegnato sempre di 100.000,00 euro”. “Hanno ottenuto l’approvazione del finanziamento del Centro Commerciale Naturale – aggiunge Fiori - altri 13 Comuni della Provincia di Ascoli Piceno (Castel di Lama, San Benedetto del Tronto, Montedinove, Grottammare, Ripatransone, Offida, Colli del Tronto, Castignano, Rotella, Montalto delle Marche, Acquaviva Picena, Monteprandone, Cupra Marittima) quasi tutti realizzati con la compartecipazione, diretta o indiretta, della Confcommercio”.
“Siamo sulla buona strada – conclude Fiori – poiché i Centri Commerciali Naturali sono la risposta concreta delle piccole e medie imprese del commercio, al dilagare della grande distribuzione organizzata (il numero di tali esercizi per mille abitanti è nella Regione Marche del 12,8% e dunque ben superiore a Piemonte, Emilia Romagna e Veneto) e rappresentano un sostentamento per le stesse, per poter in qualche modo “sopravvivere” in un momento economico oltremodo difficile per tutti”.