Si tratta del personale socio sanitario e delle categorie a rischio
Si tratta del personale socio sanitario e delle categorie a rischio, indicate nelle ordinanze ministeriali, sottoposto a trattamento secondo le priorità stabilite. Complessivamente le dosi di vaccino pervenute hanno raggiunto quota 82 mila. Altre 15 mila giungeranno entro una settimana. Il punto è stato fatto nella periodica riunione del Comitato pandemico regionale, presieduto dal dirigente del servizio Salute, Carmine Ruta. L’andamento della nuova influenza segue le previsioni attese, con una curva attualmente stabile nei soggetti in età scolastica e un incremento tra gli adulti. Complessivamente, negli ospedali marchigiani, sono ricoverate 19 persone adulte (4 in rianimazione) e 23 bambini (questi ultimi nei reparti pediatrici): tutti soggetti con preesistenti patologie croniche. Una donna è deceduta, ieri, a San Benedetto del Tronto. Nelle due settimane di attività del Call center 800-186006 (numero gratuito), sono pervenute 2.450 telefonate: 881 negli ultimi sette gironi, con un calo del 45 per cento rispetto alla settimana scorsa. Nelle quattro postazioni attivate si è avuto un numero medio di chiamate giornaliere pari a 31 (56 nella prima settimana). L’utenza è rappresentata da cittadini con età media di 47 anni, per il 59,7% di sesso femminile. Le domande hanno riguardato principalmente (83%) l’organizzazione delle vaccinazioni e la composizione delle categorie prioritarie ammesse. La distribuzione delle telefonate segnala un’accentuazione nella Zona territoriale di Fabriano (3,5 chiamate ogni 1000 abitanti), sette volte superiore a quella della Zona territoriale di Urbino (0,45 chiamate ogni mille abitanti). In numero assoluto, l’incidenza maggiore si ha nella Zona di Ancona, con 632 contatti. I cittadini hanno dimostrato di cercare informazioni sulla nuova influenza ricorrendo anche al sito dedicato della Regione: www.salute.marche.it.
Nella prima settimana si sono avuti 1.925 contatti “esterni”, ai quali vanno aggiunti quelli avvenuti tramite reti istituzionali. Le pagine consultate dagli “esterni” hanno superato, complessivamente, le 13 mila.