45enne di origine tunisina, identificata, a seguito di complesse indagini, come facente parte del gruppo di nordafricani che, la sera del 16 maggio 2009, prese parte alla rissa con utilizzo di armi bianche (coltelli di varie dimensioni e fogge, tra cui una katana giapponese di 75 cm).
All’epoca dei fatti intervennero, sul piazzale dell’Hotel House i Carabinieri della Stazione di Porto Recanati, di Montelupone e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche, oltre alle ambulanze del “118”, che soccorsero tre extracomunitari, tra cui uno in gravissime condizioni – poi operato d’urgenza e salvatosi - per numerose ferite da taglio, in particolare all’addome. Le indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Porto Recanati hanno portato, successivamente, alla ricostruzione della dinamica dei fatti, ed all’identificazione di tutti i partecipanti alla rissa, che sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Macerata. Ieri sera, appunto, i Carabinieri della Stazione di Porto Recanati, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’A.G. che ha pienamente concordato con le risultanze investigative, hanno rintracciato in Porto Recanati, ed arrestato la predetta tunisina, che è stata poi accompagnata presso la casa circondariale di Camerino, a disposizione della magistratura, cui dovrà rispondere dei reati di tentato omicidio e rissa in concorso e porto ed uso di armi bianche.