Si tratta della campagna per la salvaguardia del patrimonio artistico minore
agli studenti delle Accademie nazionali delle Belle Arti dal concorso MANIfactory di Legambiente e Richard Ginori 1735, nell’ambito della campagna Salvalarte per la salvaguardia del patrimonio artistico minore.
A presentare la tappa marchigiana della campagna di Legambiente, con la collaborazione di Richard Ginori 1735, questa mattina presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata erano presenti Luigino Quarchioni presidente di Legambiente Marche, Federica Sacco responsabile nazionale di Salvalarte, Franco Moschini presidente dell'Accademia di Belle Arti di Macerata, Giorgio Marangoni vice direttore dell'Accademia di Belle Arti di Macerata, Cesare Martini sindaco di San Severino Marche, Oliver Mariotti gruppo Protezione civile Beni Culturali di Legambiente Marche e Luca Maria Cristini del circolo di Legambiente “Il Grillo” San Severino Marche.
Al centro di Salvalarte quest’anno c'è il ruolo delle Accademie nazionale delle Belle Arti, antichi centri di creatività artistica che incidono sul ruolo del Made in Italy nel sistema economico moderno. E’ proprio agli studenti delle Accademie che non hanno compiuto il 30° anno d’età che si rivolge MANIfactory. Il concorso richiede la creazione di un prototipo di porcellana a dimensione reale di varie tipologie di oggetti d’uso comune da consegnare entro il 31 maggio 2010. I 20 progetti migliori saranno poi esposti in una mostra itinerante, al termine della quale verrà nominato il vincitore per ognuna delle quattro sezioni in concorso. I prototipi vincitori verranno, quindi, prodotti negli stabilimenti Richard Ginori 1735 per la distribuzione su larga scala. Tema di fondo del concorso la contaminazione tra le arti per unire al mondo della porcellana, fondato su solide basi artigianali, la sperimentazione e l’utilizzo di suggestioni relative a linguaggi artistici apparentemente distanti.
“Il concorso è un'occasione per ribadire l'importanza del made in Italy nella storia del design – dichiara Federica Sacco responsabile nazionale della campagna Salvalarte – e per sottolineare l'importanza strategica di questo settore nell'economia nazionale. Il Made in Italy è una ricchezza da valorizzare e promuovere: nelle nostre Accademie transitano risorse e talenti su cui è necessario investire, per dare modo alle eccellenze italiane di continuare ad imporsi nel panorama del disegn mondiale”.
Come ogni anno la campagna Salvalarte accenderà i riflettori sul patrimonio culturale che solitamente sfugge ai classici circuiti turistici, per recuperare e riscoprire i tesori nascosti d’Italia. L'Antico Duomo di San Severino Marche è l'opera che quest'anno i volontari del circolo di Legambiente “Il Grillo” di San Severino Marche si prefiggono di riportare alla fruizione pubblica. Il tempio, autentico scrigno di tesori d’arte – tra cui un ciclo di affreschi del secolo XV opera dei fratelli Salimbeni (attualmente in deposito nella pinacoteca civica), un solenne coro intagliato di Domenico Indivini del secolo XVI e il maestoso organo Catarinozzi del 1671, quest’ultimo già segnalato da Salvalarte – è ormai chiuso da oltre un decennio a causa dei lavori resi necessari a seguito del sisma del 1997. I lavori di rimozione del pavimento hanno poi determinato la necessità di eseguire scavi archeologici dai quali sono state evidenziate, una sovrapposta all’altra, le fasi di almeno cinque successivi ampliamenti e riedificazioni della chiesa a partire dall’edificio originario. Questa imprevista, ma importantissima scoperta ha causato l’annoso fermo dei lavori, a cui l’Amministrazione comunale di San Severino, proprietaria dell’immobile, ha ora posto fine, imponendo la riconsegna del cantiere e il riavvio dei lavori delle opere a cura di un’altra impresa.
Il Circolo “il Grillo” di Legambiente, in collaborazione con il Comune e con il Gruppo comunale di Protezione Civile, nell’ambito di Salvalarte propone un’apertura straordinaria del cantiere, occasione in cui i cittadini si riapproprieranno, almeno per un giorno, di uno tra i loro beni più cari.
“Il nostro patrimonio artistico è un mosaico poliedrico da tutelare – commenta Luca Maria Cristini del circolo di Legambiente Il Grillo di San Severino Marche – incastonato in un paesaggio ricchissimo di storia, tradizioni e cultura. La tutela non può prescindere dalla conoscenza, che ne è anzi presupposto fondamentale, e dalla fruibilità dei beni culturali, che troppo spesso rischiano di essere trascurati e lasciati al degrado. È per questo che, anche quest'anno, ancora una volta grazie alla campagna Salvalarte, cogliamo l’occasione per rendere consapevoli i cittadini del valore di quello che abbiamo ereditato dal passato”.
Salvalarte nelle Marche non poteva non raccontare l’avventura di centinaia di volontari marchigiani che, subito dopo l’evento sismico che ha colpito L’Aquila il 6 aprile scorso, hanno collaborato al recupero dei beni culturali colpiti dal terremoto. Fortissimo il loro impegno, nato dall'esperienza del terremoto che ha colpito Marche e Umbria nel 1997, che si è trasformato nel recupero di oltre 4.000 opere.
“Moltissimi i gruppi di volontari marchigiani che si sono attivati subito dopo il tragico terremoto del 6 aprile scorso a L'Aquila – commenta Oliver Mariotti del Gruppo di Protezione Civile Beni Culturali di Legambiente Marche – e sono stati tra i primi ad intervenire nel tentativo di tutelare i beni culturali a rischio. La salvaguardia dell'immenso patrimonio storico e artistico non è stato quindi solo compito delle istituzioni competenti ma abbiamo assistito alla partecipazione attiva e consapevole di centinaia di volontari. Sì è creato così un rapporto, una collaborazione tra singoli cittadini ed istituzioni che è l'ingrediente fondamentale, oltre ad essere una cura efficace, per la tutela delle ricchezze artistiche del nostro Paese”.