Zona franca, Ascoli di nuovo esclusa?

Zona franca, Ascoli di nuovo esclusa?

Scelte 22 aree. Il Piceno è fuori, Confcommercio: «Ci auguriamo un riesame degli indicatori»

Con l’autorizzazione della Commissione Europea, infatti, sono stati sbloccati i fondi necessari all’avvio del progetto. L’iniziativa è stata annunciata dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, in occasione della cerimonia di sottoscrizione dei contratti da parte dei 23 sindaci interessati. I rapporti tra il Ministero e ciascuna delle città beneficiarie sono infatti regolati dalla stipula di un apposito “Contratto di Zona Franca Urbana” che sancisce l’assegnazione delle risorse e gli impegni reciproci assunti dalle parti. Nonostante l’appello lanciato da tempo da tutte le organizzazioni imprenditoriali della provincia di Ascoli Piceno, (e ribadito in occasione dell’audizione della Commissione Finanze del Senato svoltasi in Provincia lo scorso martedì, anche dal direttore Confcommercio Giorgio Fiori), al momento Ascoli ed il Piceno sembrerebbero esclusi.
Le 22 Zone Franche Urbane, selezionate tra 64 proposte sulla base di una serie di indicatori di disagio socio economico, sono: Catania, Gela ed Erice in Sicilia, Crotone, Rossano e Lamezia Terme in Calabria, Matera in Basilicata, Taranto, Lecce, Andria in Puglia, Napoli, Torre Annunziata e Mondragone in Campania, Campobasso in Molise, Cagliari, Iglesias e Quartu Sant’Elena in Sardegna, Velletri e Sora in Lazio, Pescara in Abruzzo, Massa e Carrara in Toscana e Ventimiglia in Liguria. «Ci auguriamo – sostiene Fiori – che come espressamente richiesto da più parti alla Commissione Finanze ci sia un riesame degli indicatori di disagio socio economico che interessano attualmente il nostro territorio, che non sono da meno del vicino Abruzzo e che pertanto anche il Piceno possa avere una boccata di ossigeno affinché dopo il tracollo dell’occupazione industriale non vi sia, a catena, anche quello indiretto del Terziario».