Violenza sessuale, la vittima sedicenne è illibata

Violenza sessuale, la vittima sedicenne è illibata

Tre ragazzine in lacrime: «Carlo noi ti amiamo, non ti lasceremo solo». Sangue sugli slip

Intanto all'esterno del tribunale ascolano, appoggiate ad una grata che dà sulla camera di sicurezza c'erano tre ragazzine, zaini in spalla, in lacrime: «Carlo noi ti amiamo, non ti lasceremo solo» urlavano a Santini.
Dentro, invece, davanti al gip Gianfelice, Mazzocchi scoppia a piangere, mentre l'avvocato di Santini chiede per il suo assistito la revoca della misura cautelare per motivi di salute. «Carlo è in condizioni psico-fisiche disastrose» sostiene il legale Grilli.
Si va dunque delineando il quadro della vicenda. Dopo l'interrogatorio di stamattina è infatti venuto alla luce come non ci sia stato un effettivo stupro nei confronti della sedicenne. Secondo l'avvocato Alessandro Angelozzi, legale di Mazzocchi, infatti nel referto medico non si parla di deflorazione. «Se c’è stata violenza - ha dichiarato Angelozzi - non è stata sessuale e certamente non tale da arrivare allo stupro».
Emergono poi alcuni particolari della serata. I ragazzi erano nell'appartamento di via Parini e giocavano a poker. Durante il gioco hanno cominciato a bere Jagermeister, un amaro. Mazzocchi e la ragazzina avrebbero sorseggiato diversi bicchierini, mentre Santini avrebbe evitato di bere troppo in quanto assume farmaci incompatibili con l'alcol.

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