economico del territorio attuata sulla scorta dei dispositivi pianificati dal Comando Provinciale di Ascoli Piceno, hanno individuato in Porto Sant’Elpidio (AP) un canale di commercializzazione di prodotti contraffatti, gestito da tre soggetti di nazionalità cinese.
I beni sono stati trovati giacenti presso i bancali di vendita di altrettanti esercizi commerciali ubicati lungo la Strada Statale Adriatica, mischiati, con assoluta disinvoltura, tra altri prodotti regolari; l’escamotage non ha tuttavia tratto in inganno i militari che, insospettiti sulla notevole quantità di prodotti di un certo valore detenuti negli esercizi, hanno effettuato veloci verifiche sulla loro genuinità, risultata poi artefatta per gran parte.
I 3.000 articoli contraffatti - costituiti da 2.700 borse e borsellini recanti i marchi contraffatti, tra altri, di “Borbonese”, “Burberry”, “Gucci”, “Louis Vuitton”, Guess” e “Tod’s”, nonché da 300 confezioni di cinture “Gucci” e “Balestra” - sono stati quindi sottoposti a sequestro ed i tre titolari dei bazar - “Y.X”, “W.Z.” e “Z.D.”, di, rispettivamente, 60, 34 e 42 anni, tutti residenti a Porto Sant’Elpidio - denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Fermo per il reato previsto dall’articolo 474 “Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” del Codice Penale.
Le indagini proseguono ora attraverso le altre attività di polizia economica e finanziaria, attraverso le quali saranno accertati i canali di rifornimento della merce sequestrata nonché gli ulteriori soggetti dediti all’illecito commercio.