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Patto piceno per il lavoro, consegnate già 3.600 firme
Tra le richieste: sostegno alle aziende in crisi, zona franca e inserimento nella Banca del Sud
Nella petizione si chiede:
1. Il sostegno alle vertenze della Manuli, della Novico e delle altre numerose aziende del territorio piceno in difficoltà. E inoltre incentivi all’Artigianato e alle piccole imprese nei settori dell’industria, dell’agricoltura, del commercio e del turismo.
2. Di inserire il Piceno tra i territori della nuova Banca del Sud in via di istituzione.
3. La previsione della Zona Franca nel territorio piceno.
4. La priorità nell’utilizzo regionale dei fondi europei.
5. L’incremento dei fondi e l’estensione della Cassa integrazione in deroga e degli ammortizzatori sociali con un carattere universale.
6. Gli interventi per l’ammodernamento e la progettazione di infrastrutture viarie (Salaria, Mezzina, bretella di San Benedetto, potenziamento tratto Pedaso-San Benedetto dell’A14, elettrificazione tratta ferrovia Ascoli-San Benedetto) strategiche per il potenziamento delle capacità produttive, turistiche ed attrattive.
7. Lo sviluppo del polo scientifico e tecnologico nell’ambito della rifunzionalizzazione dell’area Carbon di Ascoli Piceno strategico per la costruzione di nuove prospettive per l’intera economia picena.
8. Interventi nel settore delle energie rinnovabili.
9. Il finanziamento dell’accordo di programma Valle del Tronto - Val Vibrata.
10. Revisione dei profili della formazione professionale in ambito provinciale.
Nei prossimi giorni la petizione verrà consegnata anche alla Regione Marche e alla Provincia di Ascoli Piceno.
La raccolta continuerà fino al 30 novembre con l’obiettivo di raggiungere 7.000 firme.
Già domenica prossima 18 ottobre saranno allestiti dei tavoli di raccolta firme ad Acquasanta Terme nell’ambito della tradizionale Festa d’autunno.