Imprenditori in Tunisia, missione conclusa

Imprenditori in Tunisia, missione conclusa

Marche terza regione per esportazioni di prodotti agro alimentari e apparecchi per uso domestico

12 e martedì 13 ottobre, hanno partecipato 25 imprese marchigiane e 80 aziende tunisine; un centinaio gli incontri di lavoro con imprenditori tunisini; numerose anche le visite nei parchi industriali e nei centri di trasferimento tecnologici di Tunisi e delle zone limitrofe. Di rilievo gli interventi di Afif Chiboub, Vice-Presidente della Camera dei Deputati e dell’ambasciatore italiano, Antonio D’Andria, che ha sottolineato la “grande amicizia” tra Tunisia e le Marche; il Ministro della Cooperazione e Sviluppo Karima Ghribi ha parlato della volontà concreta di sottoscrivere un memorandum d’intesa con le Marche, come prima esperienza pilota di cooperazione concreta e fattiva.
La missione, promossa dalla Regione Marche e coordinata dalla Svim, Agenzia di Sviluppo della Regione Marche, era rivolta agli operatori dei settori dell’agroalimentare, delle energie rinnovabili, dei comparti della meccanica, elettronica, tessile e abbigliamento, pelle e componentistica per mobili. Obiettivo: sostenere l’export delle aziende marchigiane nell’area tunisina, valorizzando investimenti e opportunità commerciali. 
A rendere appetibili i rapporti commerciali con la Tunisia sono la sua vicinanza geografica, la sua stabilità politica e sociale, gli accordi commerciali sottoscritti con i paesi maghrebini e arabi che ne fanno un’area particolarmente privilegiata per realizzare investimenti e allargare gli scambi commerciali con i paesi vicini: Turchia, Egitto,Giordania, Marocco, Iraq, Libia.
Le Marche sono la terza regione per esportazioni di prodotti agro alimentari e apparecchi per uso domestico verso la Tunisia (il 16 per cento delle esportazioni nazionali di questo tipo vanno verso tale paese) e la seconda regione italiana per esportazioni di calzature (quasi il 20 per cento del dato nazionale).
Nel 2008, le Marche hanno esportato in Tunisia prodotti per un ammontare dioltre 113 milioni di euro, con un aumento rispetto all’anno precedente del 4 per cento. I settori maggiormente interessati sono il calzaturiero, la meccanica, le apparecchiature elettriche e l’elettronica; performance positive si registrano anche nei comparti degli strumenti musicali, dei materiali edili e del mobile.