Operaia contro Travanti, interrogazione di Canzian

Operaia contro Travanti, interrogazione di Canzian

«Di pessimo gusto, vessatoria e vagamente ricattatoria la frase dell'assessore»

La vicenda. Qualche giorno fa Andrea Quaglietti (Sdl) ha denunciato: una donna, dipendente della società municipalizzata addetta alla raccolta dei rifiuti urbani, è stata aggredita verbalmente da un assessore e poi sospesa dal lavoro. Il giorno dopo la replica di Travanti al nostro giornale. L'assessore disse di «aver chiesto, in quell'occasione, alla signora di abbassare i toni, ma la stessa replicava minacciando che avrebbe chiamato i Carabinieri, al che rispondevo che sarei stato io a chiamare la Polizia.  E puntualmente questo ho fatto come da me scritto alla Questura di Ascoli».
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Nell'interrogazione al sindaco, Antonio Canzian afferma: «Da fonti giornalistiche del 5/10 si apprende che una dipendente della Società Ascoli Servizi Comunali è stata
“pesantemente redarguita” da un Assessore Comunale dopo che la medesima aveva avuto un confronto, seppur animato, con il Presidente della Società medesima in relazione a problematiche inerenti l’organizzazione del lavoro.
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l giorno successivo, attraverso fonti giornalistiche, l’Assessore in questione prima informa di aver inviato su tale episodio una segnalazione alla Questura, peraltro riportata integralmente, poi afferma testualmente “voglio ricordare alla cittadinanza che questa dipendente ha un posto di lavoro ritenuto buono con la Società Ascoli Servizi Comunali e si comporta in modo non consono creando continuamente problemi al datore di lavoro e dimostrando di non apprezzare la fortuna di avere un’occupazione mentre tanti altri veramente bisognosi in questi tempi di crisi, un posto di lavoro non lo hanno”».
Il consigliere Pd qindi si chiede: «Qual è l’esatta ricostruzione dei fatti? Il sindaco non ritiene di pessimo gusto, vessatoria e vagamente ricattatoria la frase pronunciata da tale Assessore?
Ritiene che sia compito di un Assessore  giudicare un eventuale comportamento non consono di un dipendente e addirittura indicarlo al pubblico ludibrio?»