Beni ecclesiastici, progettare le priorità

Beni ecclesiastici, progettare le priorità

Interventi in particolare per “contenitori culturali”, che possono tradursi in opportunità

di mons. Luigi Conti (presidente Conferenza episcopale marchigiana), di mons. Armando Trasarti (vescovo di Fano e delegato per i beni culturali), di mons. Germano Liberati (curia arcivescovile di Fermo), dell’assessore alla Cultura Vittoriano Solazzi e dei dirigenti della Regione Marche Conti e Orsetti - dopo aver ascoltato tutti i temi all’ordine del giorno, ha fissato i primi importanti punti programmatici. Prima di tutto occorre che la Commissione Paritetica analizzi e operi un’estrema sintesi del territorio e, dopo un’attenta valutazione delle situazioni di emergenza e delle prospettive di recupero e attrattività specifiche, indichi le priorità di intervento per quei beni culturali ecclesiastici, in particolare quei “contenitori culturali”, che possono tradursi più facilmente in opportunità di rilancio e occupazione locale. Poi, viste le pessime prospettive finanziarie di sostegno per tali progetti dovute alla attuale crisi congiunturale economica che attanaglia tutti i settori, occorre iniziare subito a realizzare progetti in linea con le direttive europee in modo da poter concorrere, come già verificatosi e con successo in occasione dell’Eremo di ValdiSasso, a nuovi finanziamenti previsti dalla sede di Bruxelles. Attraverso il reperimento di nuove risorse economiche e ulteriori sostegni anche dall’Unione Europea si potranno così mantenere i livelli di attenzione necessari a tutelare e conservare i beni culturali ecclesiastici, badando alla più consona gestione e valorizzazione, anche nel senso dello sviluppo di un turismo religioso in crescita, nell’anno delle celebrazioni degli 800 anni di San Francesco nelle Marche e di Matteo Ricci.