Frodi carosello: false fatture per 4,5 milioni di euro

Frodi carosello: false fatture per 4,5 milioni di euro

Quattro persone sono state già deferite all’Autorità Giudiziaria

I fornitori non solo erano privi di strutture operative proprie, ma anche di qualsivoglia tipo di documentazione amministrativo-contabile, invero obbligatoria. Si tratta del classico schema di “società cartiere”, dedite esclusivamente alle cosiddette “frodi carosello”.
L’impresa fermana, insieme ai tre soggetti economici nazionali “fornitori”, aveva realizzato il sistema di “frode carosello” attraverso operazioni commerciali avvenute, in realtà, solo “cartolarmente” ed i fornitori avevano assunto il ruolo del "missing trader", interponendosi fittiziamente tra il cedente comunitario e l’effettivo acquirente nazionale, al fine di permettere, a quest’ultimo, mediante l’emissione di fatture soggettivamente false, di disporre sia di un indebito credito I.V.A. che di prodotti da immettere sul mercato a prezzi significativamente inferiori a quelli normalmente praticati dagli altri operatori.
Le indagini delle Fiamme Gialle, peraltro ancora in corso, hanno permesso di recuperare a tassazione ingente materia imponibile derivante dall’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti - nell’ordine di circa 4,5 milioni di euro - e di constatare rilevanti violazioni all’I.V.A. - per circa 900.000 euro. Quattro persone sono state già deferite all’Autorità Giudiziaria.

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