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Comparto Firenze, s'incatena contro la demolizione di villa Petronio
Lettera aperta dell'associazione Città sommerse: «Viva Luigi Paracciani!»
L'abbattimento della villa è previsto dal progetto edilizio, nell'ambito della vicenda dell'ex Comparto Firenze. Con Paracciani c'era anche il presidente di Legambiente Ascoli, Paolo Prezzavento.
A sostegno dell'uomo ecco una lettera aperta dell'Associazione "Città sommerse": «La protesta disperata e ostinata di Luigi Paracciani, incatenatosi davanti il cancello dell’ex villa Petronio minacciando lo sciopero della fame per scongiurare la demolizione dell’importante villa liberty, dovrebbe fare riflettere: si tratta dell’unico gesto civile che resta da fare nel contesto della vicenda del “comparto Firenze”, una questione della quale si è molto parlato e poco discusso nel corso degli ultimi anni, che oggi ha finalmente, senza più ostacoli, trovato il via libera definitiva con l’approvazione del progetto da parte del Consiglio Comunale di Ascoli Piceno.
Viva Paracciani, perché questo sarà il “comparto Firenze”: un attentato alla già precaria sostenibilità ambientale e urbanistica del quartiere Luciani e della zona di Piazza Immacolata in particolare; un golpe edilizio che ha trovato il sostegno di interessi politici trasversali da destra a sinistra nel pieno disprezzo delle priorità generali dei cittadini (l’interesse pubblico); un progetto di cementificazione faraonico finalizzato all’esclusivo interesse economico dei privati costruttori e al tornaconto elettorale dei partiti, presentato, bocciato e poi ancora per due volte ripresentato, in barba agli standards urbanistici, seguendo la sottile linea dell’interpretazione delle regole, sempre in bilico, sempre al limite della sostenibilità, di contro a una città che necessità piuttosto di maggiori spazi aggregativi, di maggiori aree verdi, di tutelare quanto più possibile le proprie bellezze architettoniche e che invece è umiliata dalla mancanza ormai storica di un nuovo Piano Regolatore Generale.
Viva Paracciani, contro un affare colossale che si prepara nella complicità del silenzio ottuso e controproducente degli abitanti del quartiere e dei cittadini ascolani, che per una manciata di nuovi appartamenti pagheranno presto e irreversibilmente in termini di assenza di verde, di inquinamento da Co2 e di congestione del traffico, quando il quartiere diventerà prima cantiere e poi ammasso caotico di auto e cemento. Un silenzio complice che contribuirà alla devastazione del bene comune. Il gesto di Luigi Paracciani è l’ultimo barlume di buon senso e di civiltà in questa triste vicenda. Viva Luigi Paracciani!».