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Sanità, nelle Marche ecco il farmacista di corsia
Il progetto partirà dalla fine del 2009. Opererà a stretto contatto con medici e infermieri
che opererà a stretto contatto con i medici e gli infermieri, a tutto vantaggio dei pazienti. L’annuncio viene dal XXX Congresso della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO), che si chiude oggi a Colli del Tronto (Ascoli Piceno) e che per la prima volta si svolge nelle Marche. “È dimostrato – spiega il dott. Vincenzo Moretti, direttore della Farmacia Ospedaliera dell’Ospedale “Torrette” di Ancona – che con l’introduzione di questa figura professionale si avrà una riduzione del 40% della spesa di reparto, grazie a una migliore selezione dei farmaci e a un loro impiego più efficiente e accurato. Senza dimenticare i vantaggi in termini di farmacovigilanza, cioè del riconoscimento precoce delle reazioni avverse, che la presenza costante in corsia del farmacista può garantire. La risposta farmacologica infatti varia fortemente nei singoli pazienti. La presenza del farmacista a fianco del medico e dell’infermiere risponde alle esigenze di multidisciplinarietà nell’affrontare ogni patologia, la cui cura non può essere appannaggio di un singolo professionista. Il farmacista, che conosce pregi e difetti di ogni molecola, può contribuire a ridurre il rischio di errore farmaco-correlato, ad esempio dal 30% di errori di dosaggio si scende a percentuali del 10-8%”. In Italia esperienze simili sono state avviate all’Ospedale Le Molinette di Torino e all’ISMETT di Palermo. “Riteniamo – afferma il dott. Isidoro Mazzoni, presidente del 30° Congresso Nazionale SIFO e Direttore del Servizio Assistenza Farmaceutica Asur Marche a San Benedetto del Tronto - che entro la fine del 2009 possa essere avviata la prima fase di sperimentazione che durerà circa un anno. Alla fine del 2010 potremo verificare i risultati e valutare se apportare eventuali modifiche. Il percorso è iniziato con la delibera della Giunta Regionale n. 1807 del 9 dicembre 2008 che ha promosso l’istituzione di una figura di farmacista ospedaliero meno vincolata alla gestione fisica dei materiali, del farmaco e dei dispositivi medici, ma più a stretto contatto con l’attività clinica, con i medici, con gli infermieri e quindi con le problematiche che si vivono in corsia, nell’ottica di una migliore attenzione al paziente”.
Il progetto è parte dell’attività che la Commissione Regionale sull’Appropriatezza Terapeutica, istituita dalla Regione Marche, sta implementando per favorire l’appropriatezza delle cure. Il “farmacista di corsia” è parte integrante di una professione che si evolve, sempre più orientata alla clinica, incrocio e dialogo tra le varie competenze sanitarie. Il titolo del congresso SIFO di quest’anno è “L’assistenza come occasione di ricerca”. “La scelta del tema congressuale – conclude il dott. Mazzoni - cade in un momento molto particolare, in cui il Servizio Sanitario si trova a dover far fronte all’impegno di mantenere e migliorare la propria capacità prestazionale secondo criteri di efficienza, di produttività, di economicità e di qualità per contenere e ridurre il costo del sistema e per massimizzare i benefici. In tale contesto la nostra società scientifica vuole riproporre come centralità della sua identità, la capacità e la volontà di fare di questa situazione molto critica per l’assistenza, una opportunità di ricerca che non sia solo la somma delle tante attività, ma identità collettiva e progettualità”.