Due sono risultati essere clandestini, già espulsi dal territorio nazionale
in materia di sfruttamento del lavoro nero e dell’immigrazione clandestina, cui hanno preso parte militari della Stazione di Recanati, del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata e del NAS di Ancona, nonché di personale della locale ASUR, questa mattina hanno eseguito un controllo congiunto nei confronti di un laboratorio esistente da diverso tempo in località Contrada Saletta di Recanati, all’interno di un vecchio casolare di campagna. Al momento dell’accesso non vi erano lavoratori in opera: detto opificio è risultato essere gestito da un cittadino cinese regolarmente presente sul territorio nazionale, Z. Q., di 35 anni, il quale si dedicava alla confezione di pantaloni tipo jeans ed alla confezione di cuscini, federe e materassini per i neonati, del tipo antibatterico, antisoffocamento ed antisettico. Paradossalmente però, queste ultime caratteristiche sono risultate del tutto in contrasto con le condizioni igienico sanitarie dei locali usati per la lavorazione e la custodia dei predetti manufatti.
Come quasi sempre accade in questi casi, infatti, il casolare, ormai ridotto a rudere, è risultato composto da locali del tutto inidonei sia dal punto di vista della sicurezza dei lavoratori che da quello proprio igienico sanitario: i cuscini, destinati al mercato per i neonati, erano ammucchiati in quella che una volta era stata la mangiatoia delle vacche, tra la polvere, le tele dei ragni, materiali di risulta di lavorazioni edili, tavole di legno, nello squallore generale. In esito agli accertamenti eseguiti, pertanto, mentre i Carabinieri del NAS hanno proceduto al sequestro dei cuscini e delle altre confezioni per neonati, per un totale di 1.500 pezzi, nonché di ingente quantitativo di materiale per il predetto confezionamento, per un valore di 15.000,00 euro circa, in ragione delle gravi carenze igienico-sanitarie dei luoghi in cui si trovavano, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno provveduto all’irrogazione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, ai sensi della legge 81/2001, per le evidenti violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. I Carabinieri della Stazione di Recanati, invece, si sono occupati di verificare la posizione di due cittadini cinesi che, sprovvisti di documenti di riconoscimento, sono stati trovati a dormire in un altro locale del casolare. A seguito delle operazioni di identificazione e foto-segnalamento, presso la caserma di Civitanova Marche, i due sono risultati essere clandestini, già espulsi dal territorio nazionale con provvedimento del Questore di Teramo e già arrestati in passato per inosservanza a detto provvedimento. Nei loro confronti quindi sono scattate due denunce in stato di libertà: una per la reiterata inosservanza a detto provvedimento di espulsione, l’altra, secondo la nuova normativa in materia, per il reato di “clandestinità”. Entrambi sono stati quindi accompagnati presso la Questura di Macerata per le pratiche relative all’ennesimo provvedimento di espulsione, in attesa dell’udienza che verrà fissata presso il Giudice di Pace di Recanati.