Viaggio del Papa in Repubblica Ceca

Viaggio del Papa in Repubblica Ceca

Benedetto XVI sarà accolto nella Capitale, Praga

Repubblica Ceca. E’ il tredicesimo viaggio che Benedetto XVI intraprende dall’inizio del Suo pontificato ed il sesto in Europa. “Già Giovanni Paolo II aveva visitato questa regione nel 1990, nel 1995 e nel 1997  - ha ricordato Padre Lombardi nella conferenza stampa di ieri - Dopo la cerimonia di benvenuto all’Aeroporto internazionale di Praga  visiterà la Chiesa di Santa Maria della Vittoria ove è venerato il miracoloso “Gesù Bambino di Praga” .
Nel pomeriggio dello stesso giorno l’incontro con le autorità politiche e con il corpo diplomatico quindi la celebrazione dei Vespri con sacerdoti, religiosi,seminaristi e movimenti laicali nella cattedrale dei Santi Vito, Venceslao ed Adalberto di Praga.
La Repubblica Ceca ha una popolazione di oltre dieci milioni di persone ma i cattolici sono appena  tre milioni. Essa è sorta nel 1993 quando la Cecoslovacchia si divise,senza conflitto, in due stati: la repubblica Ceca e la repubblica Slovacca.
Praga, che accoglierà il Pontefice, ha una popolazione di circa un milione di abitanti. Sorge lungo le rive della Moldava  ed è nodo importante di una rete stradale, ferroviaria ed aerea. La città si sviluppò nel X secolo attorno ai castelli di Vysehrad (“castello alto”) che controllava la riva destra della Moldava e Hradcany. Grazie alla sua favorevole posizione attirò colonie di mercanti ed artigiani soprattutto ebrei e tedeschi. Divenne un vescovato nel 973. Raggiunse il massimo splendore nel XIV secolo  sotto l’imperatore Carlo IV,  della dinastia dei Lussemburgo che la dotò di una prestigiosa università, la più antica dell’Europa centrale. Fece costruire la Cattedrale di San Vito in stile gotico che si trova all’interno del castello. Praga a quel tempo era la terza città per grandezza in Europa, divenne l’effettiva capitale del Sacro Romano impero e venne elevata a sede di arcivescovado. Aveva una zecca ed ospitava oltre 15.000 persone di religione ebraica,un terzo della intera popolazione urbana.
Durante il regno di Venceslao IV nei primi anni del XV secolo, Jan Hus teologo e lettore dell’università, tenne le proprie prediche  nella Cappella di Betlemme parlando in ceco anziché in latino come si usava all’epoca. Suo intento era quello di aumentare la diffusione delle  idee sul rinnovamento della chiesa,ma  i suoi sermoni furono considerati pericolosi per lo statu quo politico e religioso per cui Hus venne bruciato a Costanza nel 1415.
La sua morte dette inizio alle guerre ussite. Nel 1526 il regno di Boemia cadde sotto il dominio degli Asburgo. Nel 1618 la famosa “defenestrazione di Praga”provocò la guerra dei trent’anni. Ferdinando II d’Asburgo venne deposto ed il suo posto di re di Boemia venne preso da Federico V del Palatinato.La città visse un lungo periodo in cui la tolleranza religiosa venne abolita e la Controriforma cattolica divenne dominante in ogni aspetto della vita quotidiana. Nel 1631 fu occupata dai sassoni e nel 1648 dagli svedesi.
Dopo la pace di Westfalia Ferdinando spostò la corte a Vienna e per Praga iniziò un lento declino.Le rivoluzioni che attraversarono l’Europa nel XIX secolo,specie quella del 1848, interessarono anche Praga ma furono represse con la forza. All’inizio  del 1900 i territori cechi erano la parte più produttiva dell’impero austro-ungarico.       
La sconfitta dell’impero asburgico, nella prima guerra mondiale, determinò nel 1918 la creazione della Cecoslovacchia e Praga divenne capitale del nuovo stato ed il castello sede presidenziale .
Occupata dai tedeschi nel marzo del 1939 insieme alla Boemia ed alla Moravia, fu un protettorato  germanico. La maggior parte degli ebrei che l’abitavano, fuggirono o vennero uccisi nell’Olocausto. Al termine del  secondo conflitto mondiale, tutta la popolazione tedesca subì violenti attacchi da parte dei praghesi e venne espulsa rifugiandosi per la maggior parte, in quel territorio che sarebbe divenuto la Germania orientale. Praga dopo l’ingresso della armata rossa, nel maggio 1945,rimase sotto il ferreo controllo politico e militare dell’Unione Sovietica. Il mondo intellettuale soffrì pesantemente di questo regime totalitario. Nel 1989 con la caduta del muro di Berlino e con la Rivoluzione di velluto la città riconquistò la libertà.
Vedremo come  il Santo Padre verrà accolto.

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