Investimento pari a 16 milioni di euro a carico dellassociazione di impresa
risorsa per produrre energia pulita”. Così Enrico Cappanera, amministratore delegato di Energy Resources, commenta il progetto recentemente approvato che farà nascere nello scalo uno degli impianti fotovoltaici più grandi d’Italia. L’impianto sarà in grado di produrre 3.200 KWp (sufficiente per alimentare il fabbisogno di circa 1600 abitazioni) e verrà realizzato dall’azienda dorica che si è aggiudicata, in associazione di impresa con Conscoop di Forlì, il bando di gara indetto dall’Autorità portuale. L’installazione dell’impianto verrà preceduta da un vasto intervento di bonifica dall’amianto, materiale altamente nocivo che di cui è attualmente formato il tetto dell’ex stabilimento Tubimar. La nuova struttura verrà ricoperta con 15.248 moduli fotovoltaici ad altissima efficienza, per una superficie radiante pari a circa 18900 mq (pari a circa 3 campi di calcio).
“Con l’installazione di impianti fotovoltaici non solo è possibile produrre energia elettrica ma anche risolvere ulteriori questioni di natura energetica. L’unione difatti di fotovoltaico e geotermico permette l’eliminazione del problema dei combustibili fossili – spiega Enrico Cappanera, amministratore delegato di Energy Resources – Ad oggi tutto questo si può fare a costo zero, avvalendosi di società come Energy Resources, che in qualità di Esco (Energy Service Company, ovvero società di servizi energetici) è specializzata nell'effettuare interventi nel settore dell'efficienza energetica, fornendo le risorse finanziarie e gestendo progettazione, realizzazione e manutenzione”.
L’installazione dell’impianto fotovoltaico nel porto di Ancona sarà totalmente a carico dell’associazione di impresa, che realizzerà l’intervento con un investimento pari a 16 milioni di euro; l’Ati avrà per 20 anni la concessione dell’impianto da parte dell’Autorità portuale e dunque la possibilità di vendere alla rete nazionale l’energia elettrica ottenuta.