Legambiente: false notizie di Travanti sulle polveri sottili

Legambiente: false notizie di Travanti sulle polveri sottili

Strabiliante che questi dati si possano leggere sul Rapporto sullo Stato dell'Ambiente del 2006

le cui sorgenti principali sono il traffico e le attività industriali. Dal 2001 al 2008 risultano invece numerosi e pesanti superamenti, con un rientro nella normalità solo dal 2005 in città, ma non a Campolungo (tra l'altro mancano i dati della centralina di Campo Parignano che ha sostituito nel 2008 quella di Viale Marconi).
L'aspetto strabiliante di tutta questa vicenda è che questi dati si possono leggere sul Rapporto sullo Stato dell'Ambiente del 2006 gestito dall'Assessore (utilizzando fondi pubblici), e che lo stesso Travanti ha scritto di suo pugno (sulla rivista "Il Comune di Ascoli Piceno", nel numero del gennaio 2006, sempre a spese del contribuente) che c'erano stati dei superamenti dei limiti per gli anni 2003 e 2004 (tacendo riguardo agli anni precedenti).
Che pensare poi della dichiarazione di Travanti che "l'assoluto rispetto dei limiti è anche dovuto ai frequenti lavaggi del manto stradale e al miglioramento della viabilità con le nuove rotatorie"?
Il lavaggio delle strade, per avere un minimo di efficacia, dovrebbe  avere una vastità e continuità di cui non si ha percezione, mentre le poche rotatorie pre-elettorali sarebbero all'origine di un miglioramento risalente al 2005!
Che sia l'ennesimo goffo tentativo da parte di Travanti di attribuirsi meriti che non sono suoi lo si capisce considerando semplicemente che la SGL Carbon, fonte di PM10 in aggiunta al traffico, ha nel corso di questi ultimi anni progressivamente rallentato e infine sospeso la produzione di elettrodi di grafite (altro che lavaggi delle strade e rotatorie!):
Infine, un'ultima problematica che l'Assessore Travanti mostra o finge di ignorare. Gli studi scientifici dimostrano che la pericolosità delle polveri sottili (patologie acute e croniche anche gravi soprattutto a carico di anziani e bambini) sta nelle frazioni più piccole e inalabili (PM2,5), e che in questo campo ha poco senso il concetto di "soglia di sicurezza": quindi valori più alti delle polveri sottili significano sempre più patologie, ricoveri, danni sociali, etc.
I dati delle PM 2,5 (solo Monticelli, stazione non influenzata direttamente dal traffico) sono scarsi e, se in regola con una direttiva europea giudicata molto permissiva dal mondo scientifico, non lo sono rispetto alle indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha condotto e conduce tuttora una dura battaglia contro la sottovalutazione di questo pericolo. Questi motivi non sono forse sufficienti affinché un'amministrazione si impegni a minimizzare i danni sanitari e sociali attraverso interventi strutturali come un nuovo piano traffico e sosta, un rapporto sulla mobilità e le infrastrutture, l'incentivazione del trasporto pubblico e dei mezzi ecologici, l'educazione ambientale?
Invece le iniziative estemporanee dell'amministrazione, come le Domeniche Ecologiche, pur mantenendo un valore di sensibilizzazione della cittadinanza, lasciano il tempo che trovano....