Manuli, ci vuole unità per vincere

Manuli, ci vuole unità per vincere

L'appello lanciato da Spacca e Bucciarelli alla vigilia della decisione aziendale a Roma

Il principale fattore di sconfitta sul fronte degli obiettivi per un rilancio ancora molto lontano dal riscontro. Ad Ascoli senza bandiere, con molti slogan e qualche gioco pirotecnico hanno marciato i lavoratori, quelli della Manuli, della Ahlstrom, della Pall, della Prysmiam, della EUROINGA GROUP di Porto S. Elpidio, della Maserati di Modena e tanti altri venuti anche da Bologna, da Cassino. sotto la Prefettura ha preso la parola anche Don Giuseppe della Diocesi di Ascoli, due giocatori dell'Ascoli calcio in rappresentanza della società e dei compagni di squadra.
L'unica bandiera è stata il lavoro. Un super tema che ha unito tutti, senza frontiere che non quella di abbattere il muro che sta alzandosi sul fronte economico per abbattere sempre più la qualità delal vita, delle esigenze primarie degli abitanti di questa area che rischia la desertificazione industriale per mancanza di imprenditoria locale come hanno anche ribadito il presidente della Regione Gian Mario Spacca e il presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli. Significati condivisi dal vice presidente del Consiglio regionale Vittorio Santori. Mentre il consigliere regionale Tonino D'Isidoro ha insistito sulla formazione dei lavoratori, passaggio obbligato perché attecchisca la ricerca. Preoccupazione per una popolazione che anche nel Piceno potrebbe invecchiare sempre più se non si produrranno i fattori perché i giovani restino a lavorare qui.
Ora il pensiero è tutto rivolto a lunedì 21 settembre quando a Roma la Manuli Rubber Industries darà la risposta: chiudere o pensare ad una cassintegrazione in attesa di ripresa del mercato. I pullman per Roma si stanno riempiendo. E ancora una volta è da ribadire il non ripetere l'errore di dividersi: l'hanno detto Spacca e Bucciarelli lanciando un appello accorato. Basta con gli errori. Le organizzazioni sindacali dovevano stare con gli operai. Di bandiere al vento ne potranno sventolare tante e di tutti i tipi in molte altre occasioni, ora c'è bisogno di gruppo e non di individualismi.

Cliccate qui per ascoltare l'intervento di Spacca e dei lavoratori