Ascoli - Leggiamo con grande soddisfazione la sentenza della Corte d’Appello
di Ancona che, dopo l’esito negativo del primo grado, ha finalmente
fatto giustizia per il lavoratore, iscritto dalla CGIL da poche
settimane, che l’Azienda Ambrosiae Srl aveva licenziato in tronco dopo
un messaggio su what’s app in cui comunicava la propria iscrizione al
sindacato e invitava colleghi e colleghe a iscriversi anche loro al
sindacato per migliorare le condizioni di lavoro, considerate negative.
La Corte d’Appello ha accolto le ragioni del nostro iscritto, assistito
dal legale Christian Lucidi, e ha ribaltato l’esito del Tribunale di
Ascoli Piceno, che come questa sentenza dimostra, aveva decisamente
sottovalutato la situazione dando torto al lavoratore. Il risultato è
che il licenziamento è stato valutato come discriminatorio ed è stato
sentenziato il reintegro sul posto di lavoro e l’indennizzo per le
mensilità arretrate.
Daniele Lanni, Segretario Generale
della Flai Cgil Ascoli Piceno commenta: “ Finalmente giustizia è fatta.
Una sentenza importante, che ribalta l’esito del Tribunale di Ascoli
Piceno. Riteniamo che semplicemente si sia affermato un principio
sacrosanto: il diritto di critica verso l’azienda, soprattutto se
nell’ambito dell’azione sindacale, non può essere utilizzato per
licenziare. Questa è una sentenza molto importante perché afferma un
principio, che l’azione sindacale non può essere perseguita, e che i
diritti sindacali non possono essere calpestati. Per noi è una vittoria
importantissima perché ciò che era stato colpito non era solo un
lavoratore coraggioso che si era iscritto alla CGIL, ma la libertà di
tutti i lavoratori di farlo senza finire licenziati o perseguiti. Per
fortuna ora giustizia è fatta.”
“Vogliamo poi
assolutamente ringraziare il lavoratore coinvolto”- continua Lanni- “che
ha dimostrato un coraggio unico. Prima si è esposto per difendere i
propri diritti e dei propri colleghi in azienda, e questo è costato lui
il posto di lavoro. Ma non si è arreso e, nonostante tutto, ha portato
avanti questa causa per avere giustizia. Come FLAI CGIL vogliamo
ringraziarlo per la dignità e il coraggio che ha dimostrato. Un
ringraziamento va anche al nostro legale, l’avv. Christian Lucidi, che
ha portato avanti con determinazione questa causa sino all’Appello,
convinto delle nostre ragioni, e ha alla fine ha avuto ragione.”
Conclude
Lanni: “Riteniamo questo risultato importante per la libertà sindacale
di tutte e tutti i lavoratori del territorio, perché la libertà
sindacale deve essere garantita e tutelata, e le azioni ritorsive devono
essere perseguite. Ci sembra un principio molto chiaro, che purtroppo
abbiamo dovuto attendere la Corte d’Appello per poter affermare, ma che
alla fine ha avuto la meglio, e questo è l’importante.”