Infatti la revoca per giusta causa poteva esser impugnata in tribunale, ma se Mario Tassi avesse vinto, come era chiaro che sarebbe stato visto che è in carica solo da 1 anno, a pagare sarebbe stata la Fondazione Carisap e non quei componenti dell'Organo d'indirizzo che hanno fatto quella scelta.
Ascoli - Una breve nota inviata dall'imprenditore Mario Tassi, appena dimessosi dal ruolo di Presidente della Fondazione Carisap:
"Poco
più di un anno fa, quando mi avevano proposto questo incarico,
l’avevo accettato con grande entusiasmo per quanto riguardava le
progettualità che potevano esser messe in piedi a favore del nostro
territorio e della nostra comunità in questo momento di grave
difficoltà congiunturale. Allo stesso tempo nutrivo molti timori
sull’aspetto politico del ruolo non essendo abituato a questo
genere di cariche. A questo proposito ho cercato sin da subito di
costruire un modello di Fondazione collaborativa, propositiva e
inclusiva, trasparente democratica e aperta a tutti gli stakeholders.
Oggi
mi rendo conto che questa impostazione non è stata capita, compresa
o semplicemente condivisa. Nella
Fondazione non devono esserci fazioni, maggioranze o minoranze che
operino per la prevaricazione dell’una sull’altra. Fatta
questa premessa, rilevo che è ferma convinzione mia e dei
Consiglieri di Amministrazione di avere operato costantemente con
totale correttezza personale e istituzionale e che non sussista il
benché minimo fondamento per una revoca del Consiglio di
Amministrazione e del Presidente sorretta da una giusta causa.
Pertanto, nel caso in cui l’Organo di Indirizzo avesse oggi
deliberato la revoca mia e dei consiglieri di amministrazione non
avremmo potuto esimerci dal difendere la nostra onorabilità in ogni
competente sede.
E ciò avrebbe comportato per la Fondazione anche
conseguenze di natura risarcitoria. Quanto sopra premesso,
coerentemente allo stesso spirito di servizio che ha orientato me e i
Consiglieri di Amministrazione ad assumere le proprie cariche nella
Fondazione e al solo ed esclusivo scopo di evitare che la Fondazione
stessa sia esposta, in un contesto di incertezza anche giuridica,
alle imponderabili conseguenze di una comunque ingiustificata revoca
abbiamo rimesso le dimissioni. Con le dimissioni abbiamo rinunciato
al diritto della difesa nelle sedi opportune per il bene della
Fondazione Carisap a cui ci siamo sempre ispirati."
A margine di questa nota del Presidente Tassi, al quale vanno i ringraziamenti per quanto ha fatto per il territorio confermandogli la nostra stima, per i lettori è opportuno spiegare che quando Tassi parla di eventuali risarcimenti qualora un tribunale adito riscontrasse l'inesistenza di una giusta causa per la revoca del Consiglio d'amministrazione e del Presidente, a pagare sarebbe stato il territorio, cioè la Fondazione Carisap e non i componenti dell'Organo d'indirizzo che avessero preso quella decisione. Bene questo a nostro avviso è un cambiamento delle regole che la Findazione Carisap deve fare nel proprio regolamento interno.