Questa patologia colpisce oggi un bambino su cinque al di sotto dei sei anni. Recenti studi scientifici hanno provato che, nelle forme più serie, anche a quell’età è efficace e sicuro il dupilumab, un anticorpo monoclonale prima riservato agli adulti. E così in questi giorni la pratica per renderlo rimborsabile - e quindi utilizzabile negli ospedali - è sotto la lente dell’Agenzia del Farmaco. L’iter è lungo, ma secondo gli esperti, il via libera sarà a luglio.
Genova, 3 maggio 2024. Dal Congresso Nazionale di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP) in corso a Genova
"La dermatite atopica è sempre più frequente anche nei bambini molto piccoli: colpisce oggi il 20% di quelli con meno di sei anni, e non pochi in forma grave, resistente alle terapie sintomatiche abituali. Pruriti e lesioni cutanee che talvolta colpiscono anche il viso e parti del corpo esposte possono provocare non solo sofferenza ma anche disagio nei rapporti sociali con gravi conseguenze sulla qualità della vita dei piccoli pazienti. Fino a poco tempo fa non esistevano farmaci specifici per i bambini queste situazioni. Quello ritenuto più efficace contro la dermatite atopica, un anticorpo monoclonale, il dupilumab, era riservato agli adulti perché non si avevano prove della sua sicurezza in pediatria. Recentemente però alcuni studi hanno dimostrato che si può utilizzare a qualunque età, addirittura fra i sei mesi e i sei anni: dal più importante di questi lavori, pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet, è emerso che praticamente il rischio è inesistente. “Il che è stata un’ottima notizia” afferma il professor Michele Miraglia Del Giudice, presidente SIAIP , “perché questo farmaco non solo agisce efficacemente sui sintomi, attenuando in modo sostanziale pruriti e manifestazioni cutanee con sole due somministrazioni sottocute al mese; ma sembra anche in grado di spezzare quella che chiamiamo ‘marcia allergica’. Ossia l’evoluzione della malattia, che esordisce come dermatite ma con gli anni può evolvere e interessare altri organi trasformandosi in allergia alimentare, respiratoria, talvolta asma”.
In seguito a queste acquisizioni scientifiche si è messo in moto il complesso meccanismo attraverso il quale passano non soltanto l’approvazione di nuovi farmaci ma anche l’estensione dell’uso di quelli già esistenti. E adesso si attende che questo arrivi al termine. “Sono norme e procedure sacrosante per la sicurezza” sottolinea il professor Miraglia Del Giudice “che tuttavia hanno a volte il difetto di essere più lente di quanto ci aspettiamo noi medici per alleviare i problemi dei pazienti. Attualmente l’Aifa, l’ente regolatorio per l’uso e la commercializzazione dei farmaci in Italia, sta esaminando la documentazione sul dupilumab per decidere se e come può essere reso rimborsabile, ovvero ‘passato’ dal Servizio Sanitaria Nazionale per i bambini tra i sei mesi e i sei anni. Quando finalmente lo sarà, potrà essere utilizzato in tutti gli ospedali senza aggravio per i piccoli pazienti. Io sono certo che l’approvazione ci sarà, le prove scientifiche sull’utilità e la sicurezza abbondano. Ma quando? Si parla di luglio: spero sia vero, perché sono in molti ad averne bisogno”.