Tra due mesi un nuovo tratto tra Monteprandone e Monsampolo
Un nuovo tratto di oltre due chilometri, compreso fra i comuni di Monteprandone e Monsampolo del Tronto, infatti, sarà terminato entro due mesi. I lavori, già appaltati dal servizio “Ex Genio Civile” e dal servizio “Pianificazione e Bacini di Trasporto” in base ad una convenzione tra la Provincia e il comune di Monteprandone, comporteranno una spesa complessiva di circa 300.000 euro.
Il nuovo percorso si snoderà per una lunghezza di oltre due chilometri. Il primo tratto, di 1,4 chilometri, è compreso tra il campo sportivo di Monteprandone e il fosso Centobuchi all’altezza dello stabilimento “Sei”, mentre l’altro, che si sviluppa per una lunghezza di 700 metri, parte dal fosso S.Anna (comune di Monteprandone, ndr), attraversa il fosso Carpineto ed arriva ai confini amministrativi del comune di Monsampolo del Tronto.
“Questi interventi – spiega l’assessore provinciale del Map, Giuseppe Mariani – danno continuità al progetto, denominato “Realizzazione di una pista ciclabile sull’argine sinistro del Fiume Tronto, in località “Centobuchi” del Comune di Monteprandone”, che ha già visto la realizzazione di un tratto di pista lungo circa 1,6 chilometri. Il nuovo percorso andrà a ricongiungersi ad est e ad ovest con il tratto già realizzato in precedenza. Lo scopo principale – prosegue l’assessore Mariani - è quello di connettere tutte le piste precedentemente realizzate con quelle in fase di realizzazione, in modo da realizzare un unico percorso che si snoda lungo il corridoio vallivo del Tronto, per una lunghezza totale di circa 11 chilometri sui 36,50 totali”.
Il sistema delle piste ciclabili della Provincia nasce da un’analisi dettagliata dei percorsi ciclabili esistenti, progettati, o semplicemente pianificati. Nella Vallata del Tronto sono già stati realizzati circa 6,70 chilometri di percorsi lungo la sommità dell’argine sinistro idrografico del fiume Tronto.
“Da un punto di vista strategico – aggiunge Giuseppe Mariani – i percorsi ciclopedonali sono molto importanti. Per prima cosa rappresentano un ulteriore mezzo messo a disposizione del cittadino e del turista per far conoscere l’ambiente, la cultura e la storia del territorio. Lo sviluppo di una rete ciclabile, inoltre, poggia prevalentemente sul recupero di viabilità minori, esistenti o potenziali. Ecco che allora la manutenzione idraulica di argini, di fiumi e di canali può realizzarsi, con una ridotta spesa, anche attraverso la realizzazione di una ciclovia, oppure attraverso il recupero di manufatti. Ma non è tutto perché tali percorsi rappresenterebbero un motivo in più per la diffusione dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto pulito e sostenibile. Infine – prosegue – non va dimenticato che attraverso le piste ciclabili è possibile sviluppare economie su piccola scala attraverso ospitalità, ristoro, assistenza tecnica e accompagnamento di gruppi”.
“Questi ulteriori interventi – conclude l’assessore – sono la conferma che il Movimento Autonomo Piceno pian piano sta mantenendo le promesse fatte in campagna elettorale, e vale a dire poche chiacchiere e molti fatti concreti. D’altronde soltanto con azioni tangibili questo territorio, sempre più in difficoltà, può rialzarsi e tornare ad essere competitivo da un punto di vista turistico, economico e commerciale”.