Amandola, opportunità da risorse naturali e turismo

Amandola, opportunità da risorse naturali e turismo

L’area dell’Alto Tenna diventerà zona di sviluppo per il benessere naturale e le tipicità agricole

della medicina naturale, anche con la costruzione di un centro termale. Sono questi i settori sui quali puntare nel prossimo futuro per creare sviluppo economico e occupazione nel territorio dell’entroterra e montano dei Sibillini. E’ quanto emerso dal convegno “Risorse Naturali del Territorio dei Sibillini: come farne fonte di occupazione”, sostenuto dalla Fondazione Carisap e  tenuto nel parco dell’Abbazia dei SS. Ruffino e Vitale nell’ambito di Naturalia 2009.
L’area dell’Alto Tenna diventerà zona di sviluppo per il benessere naturale e le tipicità agricole. Sono già attive alcune realtà come un Centro di Salute Naturale con varie discipline di medicine non convenzionali, un Laboratorio di Cosmetica Naturale ed integratori alimentari, un Centro di Ippoterapia. “Punteremo fortemente – dice Giulio Saccuti sindaco di Amandola - su questi aspetti del benessere naturale, dei prodotti tipici, della convegnistica e poi sarà costruito un Centro Termale con albergo nell’area dell’Abbazia per sfruttare le proprietà delle acque sulfuree”. E ancora li vicino, sotto il comune di Smerillo, la “Stazione del Gusto” che sta per aprire e raccoglierà prodotti agricoli di eccellenza e biologici del territorio dei Sibillini. “Bisogna capire – dice Egidio Ricci sindaco di Smerillo – l’identità del territorio ed agire di conseguenza, qui occorre puntare su agricoltura tipica, di qualità e turismo, condividere le progettualità con gli operatori e soprattutto servono risposte certe e rapide da parte degli enti preposti”. “Il 36% del turismo straniero viene nelle Marche per i Sibillini – sottolinea Adolfo Marinangeli assessore alle politiche per la Montagna della Provincia di Fermo – e noi in particolare vogliamo puntare sul turismo Religioso e quello legato al mito della Sibilla. C’è la possibilità di attingere a cospicui Fondi Europei per i progetti”. Per il vice presidente della Provincia di Fermo Gaetano Massucci “ci sono spazi anche per un turismo sanitario da legare all’ospedale di Amandola, ed in genere occorre promuovere il territorio montano nei suoi vari aspetti come un prodotto di nicchia e di qualità”. Ma il consigliere regionale Graziella Ciriaci, imprenditrice, fa notare che anche “l’agroalimentare nell’entroterra ha risorse e capacità elevate di crescita, ma in generale occorre la maturazione di una nuova cultura imprenditoriale specialmente tra i giovani”. Per il consigliere regionale e presidente della IV Commissione Ambiente Rosalba Ortenzi “il Piano Sviluppo Rurale contiene linee operative adatte al territorio montano. La commissione ambiente si è spesa molto per il paesaggio come risorsa. Nei comuni montani e dell’entroterra vanno tutelate le piccole attività commerciali e le scuole, servizi importanti che fanno evitare lo spopolamento ed inoltre gli stessi comuni dovrebbero spendersi per creare cooperative di giovani. Tra le opportunità di questo territorio ci sono anche i viaggi culturali legati al turismo scolastico”. Per la prof. Maria Laura Cingolani, già docente all’università di Ancona, buone prospettive per le coltivazioni di piante officinali, da poter poi commercializzare o trasformare direttamente nel territorio per realizzare prodotti destinati alla fitoterapia.

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