Liuteria per amore, arte e scienza, alla Palazzina Azzurra

Liuteria per amore, arte e scienza, alla Palazzina Azzurra

La manifestazione è nata per iniziativa dell’architetto/liutaio Albino Scarpantoni

manifestazione nata per iniziativa dell’architetto/liutaio Albino Scarpantoni per diffondere la conoscenza di questa alta forma di  artigianato, molto praticata nel nostro territorio. Infatti, se sono noti i nomi dei cremonesi Stradivari o Guarneri, pochi sanno che nelle Marche sono almeno cinque secoli che si realizzano strumenti musicali. In tutta la regione, e nel Piceno in particolare, la passione per la musica è molto radicata nelle consuetudini popolari, come testimoniato anche dalla presenza di numerosi teatri storici.
Questa passione diffusa ha pure determinato la presenza di un elevato numero di musicisti, ed una conseguente richiesta di strumenti di pregio.
Quest’anno la mostra è un omaggio al liutaio sambenedettese Guido Leoni, scomparso nel 1978. Per l’occasione verranno esposti strumenti gentilmente concessi dalla famiglia dell’artista.
Vi sarà  poi la collettiva dei liutai Carlo Balestra, Francesco Bellocci, Emanuele Bramante, Marco Buglione, Valter Gentili, Giuseppe Quagliano, Luigi Sabatini, Albino Scarpantoni, Marco Tarantelli e  Diego Tittarelli.
Tutti gli autori saranno a disposizione dei visitatori della mostra per spiegare quali materiali si utilizzano per costruire uno strumento, le principali tecniche costruttive e le caratteristiche della verniciatura.
E come per le precedenti edizioni, assieme alla mostra di liuteria, alle ore 21,15, si svolgerà un evento musicale di livello: l’esibizione del quartetto “I Solisti Piceni”, composto da Piergiorgio Troilo ed Enrico Mazzuca al violino, Alessandro Ascani alla viola e Daniela Tremaroli al violoncello, in un programma con musiche dal repertorio classico al contemporaneo: di Mozart il primo movimento della celebre Eine kleine Nachtmusik e il Quartetto in do magg. K 157, di Jenkins Palladio, di Duke Ellington Swampy river e It doesn’t mean a thing, di Hefti Scoot, di Kander New York New York, di François My way (elaborazione della sambenedettese Sabrina Gentili), di Piazzolla Tango (da “Scent of woman”/”Profumo di donna”), di Gershwin I got rhythm, The man I love, Swanee.
E infine alcuni brani del sambenedettese Benedetto Guidotti.
Il gruppo dei Solisti Piceni nasce dalla volontà di alcuni musicisti del Piceno di far conoscere l’immenso patrimonio della musica colta. Composto da affermati concertisti locali, che vantano curriculum ricchi di esperienze nazionali ed internazionali come la partecipazione a registrazioni trasmesse da Rai, Mediaset, Rai International, Radio Vaticana; la collaborazione alla esecuzione di musiche per spettacoli di prosa e di prime esecuzioni; la partecipazione a numerosissimi eventi musicali, stagioni concertistiche e spettacoli lirici che fanno si che i componenti del gruppo abbiano al loro attivo alcune migliaia  di concerti.  
L’orchestra è in grado di esibirsi in formazioni variabili, dal solista sino all’orchestra da camera o sinfonica ed è inserita nell’ambito dell’associazione “Suoni dal Piceno”.