Spacca, le Marche appartengono all'Italia non alla Padania

Spacca, le Marche appartengono all'Italia non alla Padania

L’inno è un atto d’amore per la nostra terra, ispirato da un giovane compositore: Giovanni Allevi

Tutti gli studi di possibili macroregioni finora proposti – dalla Fondazione Agnelli fino al Censis – ci avevano inquadrato nell’area centrale che comprendeva soprattutto Umbria, Toscana e Abruzzo. In campo economico, poi, la capacità imprenditoriale e lo sviluppo impetuoso della regione hanno ispirato le teorie del modello adriatico, e del NEC (Nord Est - Centro). Ma, qui, davvero nessuno mai aveva pensato alla Lombardia e alla Padania.
L’inno delle Marche, è stato semplicemente un atto d’amore per la nostra terra. Ispirato da un giovane compositore, Giovanni Allevi. L’idea era quella di rendere protagonisti i giovani più ingegnosi della nostra vita di comunità e offrire una melodia dolce che accompagnasse le tante iniziative di una regione che si declina al plurale e ha necessità, più di altre, di ritrovare momenti di sintesi.
È vero, quando sono arrivate alcune delegazioni di province russe o cinesi che avevano il proprio inno, è stato suonato anche quello delle Marche, ma sempre dopo gli inni ufficiali: dopo l’inno di Mameli. Le Marche non appartengono alla Padania, ma all’Italia, Repubblica una e indivisibile, che si compone di Stato, Regioni, Province e Comuni, ai quali sono già riconosciute autonomia e competenze per rafforzare la coesione del Paese e non per dividerlo”.