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XXV Congresso eucaristico nazionale, nelle Marche 500 mila fedeli
Spacca: La nostra capacità organizzativa testimonierà il calore dellaccoglienza marchigiana
Un appuntamento fondamentale per la Chiesa italiana, che il Consiglio dei ministri ha dichiarato “Grande Evento”, nominando commissario delegato il capo dipartimento della protezione civile, Guido Bertolaso, e presidente della Commissione di indirizzo, il governatore delle Marche, Gian Mario Spacca. La stima è stata fatta nel corso della prima riunione operativa tra i rappresentanti della comunità civile ed ecclesiale coinvolta nell’organizzazione della manifestazione.
A Villa Boccolini di Sirolo, il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, e l’arcivescovo di Ancona – Osimo, Edoardo Menichelli, hanno chiamato i delegati delle Diocesi e dei Comuni di Ancona, Osimo, Fabriano, Jesi, Loreto, Senigallia, oltre la Provincia di Ancona. Scopo dell’incontro era l’esame della “bozza di programma e le possibili forme di collaborazione”.
Spacca ha auspicato che i marchigiani sappiano rinnovare lo spirito di cooperazione mostrato in occasione degli altri eventi, promossi dalla Chiesa, che hanno visto la regione al centro dell’attenzione nazionale e internazionale.
“La capacità organizzativa che riusciremo a mettere in campo – ha detto il presidente – dovrà testimoniare il calore dell’accoglienza che i marchigiani sanno garantire”. Il vescovo Menichelli ha presentato il Congresso eucaristico come un “dono complesso”: un’occasione di crescita spirituale, offerta dalla Chiesa italiana, che va gestita nei suoi molteplici aspetti: ecclesiali, ordine pubblico, trasporti e viabilità, assistenza sanitaria, servizi e ristorazione, ricettività e accoglienza, allestimento delle strutture, telecomunicazioni, informazione.
“Il Congresso eucaristico – ha sottolineato Menichelli – ha un significato religioso e spirituale, ma porta con se altre valenze sociali e civili importanti, come la visibilità turistica. Le Marche saranno al centro dell’Italia, e la centralità geografica favorirà l’arrivo di un numero di fedeli superiore alle altre edizioni. Non è azzardato prevedere un afflusso di almeno mezzo milione di persone. ”.
Secondo il sindaco di Ancona, Fiorello Gramillano, “sarà una bella e interessante sfida, che dovremo mettere a frutto per il futuro della città. Consentirà di promuovere investimenti che aiuteranno a far crescere il capoluogo”.
Marcello Bedeschi (Comitato nazionale Cen), ha illustrato le prime ipotesi della programma. “Le Marche – ha ricordato – ospiteranno un Congresso eucaristico nazionale per la seconda volta, dopo quello di Loreto del 1930. Sarà comunque il primo, in Italia, per vastità della dimensione territoriale coinvolta. Mettere insieme cinque diocesi (Ancona - Osimo, Fabriano, Jesi, Loreto, Senigallia), praticamente l’intera provincia di Ancona, rappresenta una sfida che va colta e vinta”.
Roberto Oreficini (dipartimento regionale Protezione Civile) ha sintetizzato gli aspetti organizzativi, anticipando che la Regione Marche è stata autorizzata ha implementare la rete della banda larga per consentire collegamenti con il 118.
Inoltre la Sala operativa unifica dell’evento verrà allestita presso il Centro multifunzionale della protezione civile di Passo Varano (Ancona). Entro il mese di settembre si svolgeranno i sopralluoghi nei comuni che ospiteranno le iniziative, per individuare le strutture più adatte e per definire gli aspetti organizzativi di competenza delle singole amministrazioni. Indicazioni e suggerimenti sono venuti dai rappresentanti delle istituzioni presenti.
Il vice presidente della Provincia di Ancona, Giancarlo Sagramola, ha proposto la realizzazione di una biglietteria unica per favorire la mobilità dei pellegrini. Il vicesindaco di Loreto, Paolo Niccoletti, ha auspicato una deroga al patto di stabilità per gli investimenti funzionali all’evento. L’assessore di Osimo, Roberto Francioni, ha candidato alcune strutture pubbliche cittadine. Il consigliere delegato del Comune di Senigallia, Ilaria Ramazzotti, ha auspicato che la tornata elettorale del 2010 non ostacoli l’operatività comunale.