- 29 DECESSI IN VARI PAESI PER RU486, OGGI DECISIONE AIFA: oggi il Cda dell'Aifa valuterà l'immissione in commercio in Italia della pillola abortiva RU486, ma il via libera non è scontato, ha detto Roccella. Ci sono "ombre" sulla sicurezza del farmaco, ha aggiunto: Sarebbero almeno 29 i decessi registrati tra le donne secondo dati forniti dall'azienda produttrice, ha confermato Roccella, "ma tale dato non risulta però nei verbali del comitato tecnico scientifico dell'Aifa né dell'Autorità europea per i farmaci Emea".
- ABORTI IN CALO, TASSO ITALIA TRA PIU' BASSI IN OCCIDENTE: nel 2008 sono state effettuate 121.406 ivg (di cui circa 80 mila tra donne italiane), con un decremento del 4,1% rispetto al dato definitivo del 2007 (126.562 casi) e un decremento del 48,3% rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il più alto ricorso all'ivg (234.801 casi). Inoltre, la percentuale di aborti ripetuti riscontrato in Italia è tra le più basse a livello internazionale, ed è pari al 26,9%.
- IVG DIMINUISCONO ANCHE TRA MINORENNI: Nel 2007 il tasso di abortività tra minorenni è risultato pari a 4,8 per 1000 (4,9 nel 2006), inferiore a quello di altri paesi. Per donne con meno di 20 anni, ad esempio, il tasso di abortività nel 2007 in Italia è stato di 7,5 per 1000, contro il 25 per 1000 in Inghilterra nello stesso anno, il 16,4 in Francia nel 2006, il 20,5 negli Usa nel 2004.
- MA ABORTI AUMENTANO TRA IMMIGRATE: Le ivg sono in crescita tra le immigrate, e specie tra quelle provenienti dall'Europa dell'est. Il numero degli interventi effettuato da donne con cittadinanza estera raggiunge nel 2007 il 32.2% del totale delle ivg (nel 2006 la percentuale era stata 31.6%), mentre nel 1998 tale percentuale era del 10.1%. Le ivg effettuate da cittadine straniere nel 2007 sono state 40.224, di cui 21.717 di donne provenienti dai paesi dell'Europa dell'est, e 6.825 effettuate da donne residenti all'estero e che hanno deciso di venire ad abortire in Italia.
- PIU' MEDICI-OBIETTORI, 70% NEL 2007: Aumenta l'obiezione di coscienza tra i medici italiani rispetto alle Ivg: i ginecologi obiettori sono infatti passati dal 58% registrato nel 2005 al 70% del 2007, con punte superiori all'80% in Lazio, Campania, Sicilia e Basilicata. "Nonostante si registri un aumento dell'obiezione di coscienza - ha detto Roccella - questo non sembra incidere sull'efficacia della legge: i tempi di attesa si sono infatti ridotti ed il 58% delle donne che abortisce lo fa entro 14 giorni dal rilascio del certificato e questo vuol dire che il servizio viene garantito nelle strutture pubbliche".
- ABORTI CLANDESTINI A QUOTA 15.000: La stima degli aborti clandestini in Italia è pari a 15 mila casi, la maggior parte dei quali si riferisce all'Italia meridionale, ed è relativa all'anno 2005.