Evitare esposizioni prolungate nella fascia oraria compresa tra le 11 e le 15
che occorre seguire alcune importanti regole per proteggersi dagli effetti devastanti che può provocare una scorretta esposizione ai raggi solari.
A ricordarlo è la Federfarma di Ascoli che, sottolineando i benefici del sole, evidenzia anche l'indispensabile osservanza di poche regole semplici per scongiurare i danni di una incauta esposizione. Il sole, infatti – sottolinea la Federfarma Ascoli - ha importanti effetti benefici “invisibili” sul nostro organismo come l'attivazione della vitamina D indispensabile per l’assorbimento di calcio, la capacità di far abbassare la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, di rinforzare le difese immunitarie, di stimolare il rinnovamento cellulare e, infine, di contribuire a migliorare l’umore. Le radiazioni ultraviolette, però, possono causare danni anche gravi alla pelle perché, se assorbite dalla pelle in maniera scorretta, possono distruggere il collagene, l'elastina e i piccoli vasi contribuendo all'invecchiamento della pelle e alla formazione di radicali liberi.
«Occorre sottolineare l'importanza di preparare il proprio corpo all'esposizione solare – ha spiegato il Dottor Pasquale D'Avella, presidente di Federfarma Ascoli – nel senso che oltre ad una serie di piccoli gesti come l'idratazione costante della pelle e l'applicazione di una crema protettiva prima, e non durante l'esposizione, occorre tenere in considerazione il proprio fototipo. Vanno utilizzati fattori protettivi alti e, comunque, in base alla propria carnagione. Si verificano inoltre casi di esposizione al sole nel periodo di contemporanea assunzione di farmaci, in questo caso i pazienti dovrebbero rivolgersi al proprio farmacista di fiducia e farsi consigliare la protezione più adatta».
Tra i consigli dispensati dall'associazione, inoltre, anche quello di evitare esposizioni prolungate, esposizioni nella fascia oraria compresa tra le 11 e le 15 e l’esposizione diretta alla luce del sole di neonati e bambini di età inferiore ai tre anni. Le conseguenti scottature dovute ad esposizioni incaute dei bambini, infatti, oltre ad essere dolorose possono rivelarsi più pericolose nei lattanti e nei bambini proprio perché la loro epidermide rappresenta una percentuale più alta della massa totale del corpo rispetto a quanto avviene nell’adulto, pertanto l'impatto sul resto dell’organismo è molto più dannoso. Le ustioni causate dall'esposizione – ricorda Federfarma Ascoli – provocano forte disidratazione, febbre, svenimenti, shock, pressione sanguigna troppo bassa e battito cardiaco irregolare.