Eccezione di incostituzionalità per la pipì sul muro

Eccezione di incostituzionalità per la pipì sul muro

L'ha sollevata dall'avvocato Giampaolo Cicconi in un procedimento a carico di un giovane commerciante

E' l'eccezione di incostituzionalità sollevata dall'avvocato Giampaolo Cicconi in un procedimento a carico di un giovane commerciante di San Severino Marche (Macerata), 'reo' di aver fatto pipì su un muro. L'eccezione è stata ritenuta non manifestamente infondata dal giudice di pace, per cui ora della vicenda dovrà occuparsila Corte Costituzionale.
Il giovane partecipava con diversi amici a una festa di compleanno che si svolgeva in un locale pubblico; poiché davanti alla toilette c'era la fila - si è giustificato - era andato fuori e aveva soddisfatto all'aria aperta le sue esigenze.
Ma i carabinieri, intervenuti perché i festeggiamenti erano un po' troppo allegri, lo avevano sorpreso in flagranza e denunciato. Nonostante l'ora, infatti, l'una e 30 di notte del 18 gennaio scorso, il giovane aveva fatto la pipì accanto a un portone, e visibile dalle finestre del palazzo.
Davanti al giudice di pace Alberto Casadidio, l'avv. Cicconi ha sollevato l'eccezione di incostituzionalità: "Nel '99 - ha sostenuto - il legislatore ha detto che non e' più reato l'atto osceno colposo, perché l'atto contrario alla pubblica decenza colposo, che è più lieve, non è stato depenalizzato?".
Anche il pm ha ritenuto fondata l'argomentazione di Cicconi, e il giudice di pace ha chiesto la sospensione del giudizio rimettendo gli atti alla Corte Costituzionale, al presidente del Consiglio dei ministri e ai presidenti di Camera e Senato.