Entro l'estate delibera per individuare centri diagnosi e strutturare un percorso assistenziale
Melazzini, un protocollo d’intesa sulla Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) che potrà essere esteso e applicato anche ad altre condizioni di patologie altamente invalidanti o di gravi disabilità.
Nell’intesa molta rilevanza è stata riservata alla presa in carico dei malati di Sclerosi laterale amiotrofica e dei loro familiari. In particolare la Regione Marche, dietro l’impulso dell’Aisla, si è impegnata a stilare entro l’estate una delibera finalizzata all’individuazione sia dei centri di riferimento regionali per la diagnosi e la cura della Sla che a strutturare un percorso di continuità assistenziale dall’ospedale al domicilio al fine di agevolare il più possibile i malati marchigiani e i loro familiari.
Il progetto partirà interessando la popolazione affetta da Sla e coinvolgendo piccoli numeri. In caso di dimostrata efficacia dovrà essere esteso e applicato anche ad altre condizioni di patologie altamente invalidanti o di gravi disabilità.
Per i pazienti affetti da Sla è già attivo il percorso di semplificazione all’accesso alla certificazione dell’invalidità civile con un tempo garantito di 30 giorni dalla richiesta.
Inoltre, sono stati stanziati 260mila euro da erogare ai pazienti con gravi limitazioni delle autonomie. Questi possono fare richiesta per avere i comunicatori vocali, dispositivi altamente tecnologici che garantiscono la possibilità di comunicare con il movimento degli occhi grazie a una telecamera connessa a un computer e a un software i quali consentono di scrivere, navigare in internet, leggere e spedire e-mail, comandare luci e apparecchi.